giovedì 28 giugno 2018

“Magic in the Moonlight” di Woody Allen. Amore e Magia in Costa Azzurra



Anni Venti, Stanley Crawford è un cinico e insopportabile gentiluomo inglese, il cui sarcasmo è superato solo dalla sua abilità nei giochi di prestigio, che lo ha portato a girare il mondo vestendo i panni del grande illusionista cinese Wei Ling Soo. In una società affascinata dall’aldilà e in cui lo Spiritismo è di gran moda, Stanley è fermamente convinto che, dopo la morte, non ci sia proprio nulla e viene invitato da un vecchio amico a smascherare la giovane Sophie Baker, una presunta medium di origini americane che si trova in Costa Azzurra, ospite di una ricca famiglia che ha chiesto i suoi servigi. Stanley, incuriosito e diffidente, decide di accettare l’incarico e incontra Sophie sotto la falsa identità di un uomo d’affari, cercando di scoprire i suoi trucchi. Ma, complici i tramonti sulla riviera, i consigli della zia Vanessa e un improvviso temporale estivo, Stanley si renderà conto che avere fiducia nel prossimo fa assaporare la vita con un’intensità tutta nuova, che non aveva mai provato prima. Sophie è brillante, ironica, decisamente naïve e dotata di un fascino irresistibile, ma sarà una vera medium? Una cosa è certa: il soprannaturale esiste e non c’è nessun trucco nella magia dei sentimenti.


Woody e l’amore? Ci si potrebbe davvero scrivere un libro. Ma se avete amato “Midnight in Paris”, non potrete che emozionarvi anche di fronte a “Magic in the Moonlight” una fiaba moderna diretta da Woody Allen di nuovo in stile belle époque, dove tutto, dalla sceneggiatura, alla fotografia, passando per le musiche e le splendide interpretazioni di Colin Firth ed Emma Stone, ci coinvolge in un’atmosfera davvero unica. Non sarà il solito Allen impegnato e introspettivo, ma, pur trattandosi di una piacevole commedia romantica, i dialoghi non deludono affatto in quanto a profondità e coinvolgimento, e i personaggi sono messi a fuoco alla perfezione, ottenendo, nell’insieme, un risultato davvero gradevole. In un’Europa che si prepara agli anni della dominazione Nazista, Stanley Crawford è il perfetto esempio dell’uomo moderno che crede solo a ciò che vede. Quando egli si rende conto che anche un imperturbabile razionale come lui può essere toccato dalla magia dell’amore, sceglie di assecondare la sua imperfetta umanità, non smettendo di farsi domande, ma preferendo rispondere solo a quelle che sono davvero alla sua portata. Ciò fa della sua tanto celata fragilità qualcosa da condividere con chi non avrebbe mai immaginato al suo fianco. Sophie, infatti, è tutto ciò da cui è sempre fuggito, nascondendosi dietro un carattere intollerabile. E se è vero che gli opposti si attraggono è bello constatare che al chiaro di luna tutto può succedere.


Nessun commento:

Posta un commento