sabato 13 giugno 2015

Giulio Perrone: un editore approdato alla scrittura


Tutti scrivono e nessuno legge. Lo ripetiamo talmente tanto, che sembra diventato un proverbio. Una di quelle frasi fatte come si stava meglio quando si stava peggio. La realtà è che per scrivere è necessario, prima di tutto, leggere. Bisogna, inoltre, avere qualcosa da comunicare e possedere la capacità di farlo in modo efficace. Siamo quindi lieti di poter dire che, quando c’è il talento, ben venga che sia messo su carta e pubblicato a beneficio di tutti, come nel caso di Giulio Perrone. Editore di professione da oltre dieci anni, da quando ha fondato la casa editrice che porta il suo nome, oggi Giulio Perrone è anche scrittore emergente. Il suo primo libro, il thriller “L’esatto contrario”, edito da Rizzoli, sta ottenendo un grande successo di pubblico e il motivo è uno solo: è davvero un buon romanzo. Pulito, scorrevole, credibile, tanto nell’intreccio, quanto nella costruzione dei personaggi. Attuale nei temi, appassionante nello svolgimento e con un finale sorprendente. Nella carriera di Giulio Perrone editoria e scrittura procedono su binari paralleli, professioni affini, ma che, per portare frutti, non devono incontrarsi e proseguire il loro viaggio separatamente. Due navi di una flotta vincente che procede a vele spiegate e della quale tutti noi ci auguriamo di essere spettatori appassionati ancora per lungo tempo.


A dieci anni dalla fondazione della Casa Editrice che porta il tuo nome hai scritto e pubblicato il tuo primo romanzo con uno dei colossi dell’editoria italiana. Ma ti senti più editore o scrittore? E perché?

Penso di essere prima di tutto un editore perché adoro l'emozione che dà scoprire un autore, pubblicarlo, cercare di farlo conoscere al pubblico. Credo inoltre che i due percorsi, seppur vicini, debbano necessariamente viaggiare in parallelo. La scrittura è un'altra grande passione che spero di poter portare avanti nel tempo, soprattutto se questo libro porterà i risultati sperati.

Tra l’avvento dell’ebook e la diminuzione costante del numero dei lettori, cosa sta accadendo all’editoria nel nostro Paese? Che difficoltà affronti quotidianamente in qualità di editore?

Il problema, credo, non è assolutamente quello dell'avvento dell'ebook, semmai questa cosa rappresenta un'alternativa e un'opportunità per i lettori e per le case editrici. Sono invece d'accordo che sia necessario fare qualcosa per i lettori, non solo quelli forti, ma soprattutto quelli che si possono guadagnare nelle nuove generazioni. Scuola da una parte e università dall'altra devono tornare ad essere momenti fondamentali in cui cercare di far divampare la passione per la lettura.

Raccontaci la genesi del tuo romanzo: da dove nasce l’esigenza di scrivere? E come mai proprio un thriller?

Tutto nasce dalla voglia di raccontare una storia, quella di Riccardo, che rappresenta come non mai la mia generazione e che si troverà, un po' per caso, un po' per sfortuna, al centro di un intricato mistero, una storia che viene dal passato e lo tocca da vicino. Da questo punto di vista credo che la trama noir fosse la più adatta per raccontare questo personaggio e anche per poter in qualche modo riflettere la realtà che ci circonda.

Se lo domanderanno in tanti: come mai un editore di esperienza come te ha deciso di affidarsi alla concorrenza per pubblicare il suo primo libro? Raccontaci cosa stai imparando da questa esperienza.

Ho fatto la scelta più giusta, cioè quella di affidarmi alla selezione e poi alla pubblicazione da parte di un altro editore. In caso contrario avrei saltato un passaggio fondamentale che è quello di trovare un editore che creda nel mio lavoro. E qui ritorno a quanto dicevo prima. Scrittura ed editoria viaggiano in parallelo ma senza mai incontrarsi. Quello che sto imparando è sicuramente ad essere più indulgente verso i miei autori perché solo passando dall'altra parte della barricata si capisce come possa essere emozionante e coinvolgente l'esperienza della pubblicazione di un proprio libro.

Parlaci dei tuoi progetti per il futuro: stai già lavorando a un nuovo romanzo? Puoi svelarci di cosa si tratta?


Per il momento mi sto concentrando solo sulla promozione di questo, perché, purtroppo o per fortuna, un'occasione futura dipende naturalmente dai riscontri che otterrà questo libro. Non ti nascondo che delle idee ci sono e che a breve spero di potermi confrontare di nuovo con la parte creativa di questo bellissimo lavoro che è fare o scrivere libri.

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