Il Logo di Fatti i fatti tuoi! accanto allo stemma della squadra sulla maglia dell'A.S.D. Antonio Ianni |
Dall’inizio
del Campionato di calcio dilettantistico di Terza Categoria 2017/2018 il Blog Fatti i fatti tuoi! è partner
ufficiale della squadra Antonio Ianni (Girone D – Roma). Tutte le domeniche
scendiamo in campo coi ragazzi della squadra, sia in casa, quando giocano allo
Stadio De Rossi, sia in trasferta, e siamo
accanto ai loro cuori con il nostro
logo su quelle maglie bianconere tanto sognate e tanto amate.
Se
anche solo qualche settimana fa ci avessero raccontato che, al fianco dei
giocatori dell’A.S.D. Antonio Ianni, ci saremmo destreggiati tra campi, gironi,
classifiche e partite, gioendo e soffrendo con loro e imparando a capire come è
composta una squadra di calcio, come si allena e come concilia la passione per
questo sport con la vita di tutti i giorni, visto che non si tratta di atleti
professionisti, davvero non ci avremmo creduto, data la nostra inesperienza.
Eppure conoscere la storia di questa squadra è stata una sorpresa entusiasmante.
Dietro ai milionari campionati delle serie maggiori, infatti, c’è un universo
di emozioni che va ben oltre la
partitella tra ragazzi e vede tante famiglie, amici e appassionati seguire
e sostenere questi giocatori che, per novanta minuti a settimana, diventano gli
eroi di tutti, ben più dei campioni famosi. E forse è proprio da queste radici
così profonde che il calcio dei grandi prende la linfa per essere lo sport più
amato dagli italiani. Ogni squadra, infatti, ha una storia unica e persegue
valori che vanno oltre il campo ed entrano a far parte della quotidianità di
tutti i componenti.
Antonio Ianni
era un giovane appassionato di calcio che dedicava tutto il suo tempo libero a
questo sport con la grinta e la tenacia che lo contraddistinguevano, mettendo lo
spirito di squadra al primo posto. È per questo che, quando un tragico
incidente lo ha portato via prematuramente all’affetto dei suoi cari, i suoi
compagni di squadra hanno deciso di fondarne una nuova alla quale dare il suo
nome e i suoi colori preferiti. Sono passati quattro anni da quel giorno triste
e, grazie all’impegno profuso per dare vita a questa nuova squadra, i compagni
di Antonio continuano a sentirlo più vicino che mai, sia sul campo, sia fuori
dal campo, condividendo anche con la sua famiglia la gestione del team sotto
tutti gli aspetti.
Ma
cosa significa coordinare una squadra di calcio dilettantistico? Come si
coniuga questa passione con le difficoltà della vita quotidiana? E come si
condividono quei valori di amicizia e solidarietà su sui la squadra Antonio
Ianni è nata?
Nel
corso di questo Campionato impareremo a capire le dinamiche che si innescano in
questo universo di emozioni nuove facendo conoscenza con tutti i protagonisti
di questa storia, a iniziare da Maurizio
D’Onofrio, oggi Presidente dell’A.S.D.
Antonio Ianni e tra i fondatori della squadra. Insieme a Maurizio D’Onofrio
ricorderemo Antonio Ianni e guarderemo al futuro di questo gruppo tra amicizia,
lealtà, condivisione e un pizzico di sano tifo…
Il calcio non è solo
denaro, sponsor e ambizione, ma soprattutto passione, condivisione e amicizia.
Raccontaci come e perché è nata l’idea di fondare l’A.S.D. Antonio Ianni.
Condivido
assolutamente quanto dici: eccezion fatta per un pizzico di sana ambizione,
necessaria in ambito sportivo. Per noi il calcio è fondamentalmente passione,
condivisione e amicizia, in una parola sola: sentimento.
Miriamo
alla realizzazione di un progetto che abbia costantemente in primo piano non
solo il piazzamento di fine campionato ma anche e soprattutto la creazione di
un gruppo coeso, formato da persone pronte a collaborare tra di loro per un
fine comune.
Il
gruppo viene prima di tutto, prima dell’ambizione individuale; quando si riesce
a realizzare questo, quando si lavora tutti verso una metà comune, quando
ognuno mette in campo tutto se stesso per i compagni, allora lì si raggiunge il
vero scopo di una squadra.
L’idea
di fondare una squadra a nome di Antonio ci è venuta in mente poco dopo il
tragico incidente che ce lo ha portato via 4 anni fa. Ne abbiamo parlato io e
altri membri della squadra in cui ai tempi militava Antonio e, in accordo con
la famiglia, abbiamo deciso di dare vita a questo progetto.
Chi era Antonio Ianni, il
giovane al quale è dedicata la squadra, e cosa
rappresenta oggi per tutti i componenti del gruppo?
Rispondere
a questa domanda è quanto di più complicato io possa fare. Necessiterei di
pagine e pagine per raccontare chi era e chi continua a essere Antonio per me,
per tutti noi...
Antonio
era davvero un ragazzo fuori dal comune, di una serietà granitica, poiché
formato da principi morali elevatissimi e, allo stesso tempo, una vera e
propria forza della natura in grado di scuotere ed illuminare la giornata di
chiunque avesse il piacere di trascorrere del tempo con lui. Era integerrimo
nella sua condotta ma era anche un pazzo
scatenato, eclettico come pochi: questa dicotomia lo contraddistingueva
rendendolo veramente un essere unico e speciale. Leale, onesto, sempre sincero:
chi ha avuto la fortuna di essergli amico sa quanto fosse sempre presente e
disposto a farsi in quattro per chiunque avesse bisogno di lui.
E
poi era un bellissimo ragazzo, dedito allo sport, un salutista, curioso ed
intelligente e mille altre cose, che purtroppo non riuscire a elencare per
intero.
Antonio
era un grandissimo amante dello sport a tutto tondo. Praticava calcio e boxe
era tifoso juventino e anche un ottimo giocatore che ha calcato i campi della
Seconda e della Terza Categoria romana.
Un
suo motto, che abbiamo inserito nel logo della squadra, era: “Cuore, grinta e polmoni”. In queste
parole è racchiuso il suo modo di vivere il calcio, lo sport e, credo, anche la
vita stessa.
Cuore,
grinta e polmoni come passione, voglia di non mollare e sacrificio: impegnarsi
fino all’ultimo, senza mai dare nulla per scontato.
Se
mi chiedi cosa rappresenta Antonio per noi, non posso non risponderti che
ognuno, a modo suo, ha il proprio ricordo, il proprio dolore, e le proprie
emozioni in merito.
Una
cosa però posso dirla con certezza: per la squadra quel “Cuore, grinta e
polmoni” è sempre un monito da tenere a mente prima di ogni allenamento e di
ogni partita. Così facendo, continuiamo a onorare giorno dopo giorno quanto
Antonio ci ha lasciato in eredità, certi del fatto di essere sempre una Squadra,
con la ‘S’ maiuscola, a prescindere dal risultato.
Facciamo un bilancio
della tua attività di Presidente: quali sono gli obiettivi raggiunti e quali le
difficoltà contro cui vi scontrate quotidianamente?
Come
accennavo prima, l’obiettivo principale che credo abbiamo raggiunto, ma per cui
dovremo sempre impegnarci, è mantenere alti i principi che erano alla base di
come Antonio viveva lo sport, quel famoso “Cuore, grinta e polmoni”. Da un
punto di vista più pratico, siamo riusciti a sfiorare la promozione in Seconda
Categoria, senza purtroppo riuscire a centrare l’obiettivo, ma resta comunque
un ottimo inizio su cui fondare il percorso della squadra negli anni a venire.
Per
quanto riguarda le difficoltà, purtroppo, essendo un gruppo completamente autofinanziato,
annovero l’impegno e i sacrifici che annualmente dobbiamo affrontare per
garantirci l’iscrizione al campionato, il pagamento dell’affitto del campo, le
divise, i palloni e tutto il necessario per poter gareggiare.
Raccontaci un episodio,
un aneddoto, una storia legata a questa esperienza di vita all’interno della
squadra che, in questi anni, è rimasta impressa nel tuo cuore di uomo e di
Presidente.
L’evento
che più mi ha reso orgoglioso di questo progetto è accaduto durante il primo
anno in cui ci siamo iscritti al campionato di Terza Categoria, al termine del quale abbiamo vinto la “Coppa
disciplina”, trofeo che viene
consegnato alla squadra più corretta durante l’intera stagione. Per noi fu
un momento davvero importante, perché, oltre i buoni risultati sportivi che
ottenemmo quell’anno, iniziammo col piede giusto il nostro percorso all’insegna
di quanto detto finora.
Sia
chiaro, il risultato conta, e non poco, ma diciamo che per noi un’ulteriore
fondamentale prerogativa, essendo la squadra di Antonio, è il modo in cui
questo viene raggiunto. Il fatto che quell’anno ci venne riconosciuto
pubblicamente dalla Federazione, e che ebbi l’onore di andare a prendere quella
Coppa insieme al padre di Antonio e al capitano della squadra, rimane per me il
momento di maggiore soddisfazione vissuta insieme a questo gruppo.
A cosa state lavorando
attualmente? Svelaci quali sono i vostri progetti per il futuro e come possiamo
aiutarvi e sostenervi concretamente.
Il
nostro progetto futuro è l’ambizione di poter salire di categoria, regalandoci
una soddisfazione sportiva che credo sarebbe la ciliegina sulla torta di questo
splendido progetto. Non è semplice, e sappiamo che bisogna lavorare duro, ma
siamo qui per questo e speriamo di conseguire questo risultato.
Oltre
ciò, avremmo piacere che questo progetto venisse conosciuto anche al di fuori delle
persone che compongono la squadra e di coloro che attualmente vi orbitano
attorno, a testimonianza di cosa lo sport, quello vero, possa smuovere dentro i
cuori delle persone. Chiunque leggendo queste poche righe si sentisse attratto
da questo progetto può venirci a trovare per fare la nostra conoscenza e fare
il tifo per noi.
In
ultimo, per quanto riguarda una possibilità di aiuto concreto, essendo una
squadra completamente autofinanziata, non posso che pensare a un piccolo
contributo per la squadra, che sia un pallone, una borraccia o qualsiasi altro
supporto alla nostra causa.