martedì 10 luglio 2018

“Un lungo fatale ultimo addio” di Velonero. Un bestseller della rete



Londra, 1819. Valéry Campbell è una giovane di origini nobili, assennata e di rara bellezza che, per mantenersi, fa l’istitutrice in un collegio femminile. Quando, una sera come tante, viene avvertita che suo padre sta finendo di sperperare al gioco ciò che resta della fortuna di famiglia, non esita a raggiungerlo nella bisca di Lady Venom, per impedirgli di distruggere per sempre il suo futuro. Sir Arthur Campbell, però, ha già perso tutto e, dopo aver tentato di “cedere” anche la stessa Valéry a Lord David Baxton, un ricco e discusso aristocratico dal passato misterioso, si suicida, sparandosi davanti a tutti. Inizia così “Un lungo fatale ultimo addio”, della scrittrice ligure celata dallo pseudonimo Velonero, un romanzo edito da Newton Compton e precedentemente bestseller nato dal passaparola in rete, approdato alla grande editoria dopo un riuscitissimo tentativo di autopubblicazione.
Da quella fatidica notte il destino di Valéry sembra segnato e la sua reputazione compromessa per sempre. Invaghita del giovane Charles Baxton, nipote del famigerato nobile che ha cercato di “comprarla” e non perde occasione per tentare di sedurla, i trascorsi di Valéry e della sua famiglia le impediscono di coronare il suo sogno d’amore, mettendola in aperto contrasto col cinico e inflessibile Lord Baxton. Ma siamo sicuri che quel che Valéry pensa di lui corrisponda alla realtà? Cosa si nasconde davvero nel cuore del tenebroso Lord David Baxton?
Da Jane Austen, a Louisa May Alcott, passando per le sorelle Brontë, fino a Georgette Heyer e Kathleen Woodwiss, i richiami alle grandi del passato, e non solo, ci sono proprio tutti. Si tratta, allora della solita solfa smielata? Non esattamente! Velonero ha studiato e messo in pratica la lezione alla perfezione, confezionando un romance non troppo originale, visto che segue il canone, ma decisamente piacevole, in cui la ricostruzione storica è accettabile e amore e mistero sono ben dosati. Le descrizioni non sono pesanti e un pizzico di eros e di comprensibile attrito tra i protagonisti rende la storia godibile fino alla fine. Si tratta, dunque, di un romanzo in grado di intrattenere efficacemente dalla prima all’ultima riga, emozionando in alcuni punti, senza tentennamenti nell’intreccio e col pregio di riuscire a valorizzare la coerenza del personaggio di Valéry, che, pur crescendo e maturando come donna, rimane sempre sé stessa: romantica, ironica e intelligente.


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