martedì 3 luglio 2018

“Storia sociale dei gatti” di Katharine M. Rogers. Da acchiappatopi a inquilini dei nostri salotti



Che i primi ad addomesticarli, tanto da farne delle divinità, siano stati gli Egizi è cosa nota. E che nel Medioevo facessero la fine delle streghe, perché considerati portatori di malasorte lo sanno quasi tutti. Ma siete a conoscenza del fatto che il primo libro sui gatti, dal titolo “Storia dei gatti”, fu scritto dal poeta francese Paradis De Moncrif nel 1727? E che, quando la regina Vittoria si accorse che nella medaglia della Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals non compariva nessun gatto, lo disegnò a mano lei stessa nel 1880? Questa e molte altre interessanti curiosità sono presenti nel libro “Storia sociale dei gatti” di Katharine M. Rogers, edito da Bollati Boringhieri.
Questo breve saggio di carattere divulgativo, oltre a essere scritto in modo scorrevole e assai piacevole, è corredato anche da un importante apparato fotografico, che ci fa compiere un appassionante viaggio attraverso le rappresentazioni artistiche e letterarie che hanno omaggiato il gatto nel corso dei secoli.
L’autrice ripercorre le principali tappe storiche che hanno trasformato questo felino dal fascino misterioso da rozzo e selvatico acchiappatopi, a raffinato inquilino dei salotti dell’alta società, beniamino di re, capi di stato, artisti e scrittori, fino a essere considerato uno degli animali da compagnia privilegiati del nostro tempo. Ma l’aspetto veramente interessante di questo libro è l’attenta analisi del ruolo sociale che ha avuto il gatto nell’evoluzione dell’uomo, senza per questo venirne mai sottomesso.
Viziato, volubile e apparentemente impenetrabile: è il gatto a permettere all’uomo di condividere la scena di questo pianeta, sopportandone con pazienza l’invadente presenza, e non viceversa, sia chiaro. Ma, come racconta la Rogers portando illustri esempi, quando il sodalizio tra gatto e uomo si crea, è così profondo da non poter essere spezzato, sfatando la leggenda che il micio si affezioni più alle cose che alle persone.
Un libro divertente, curioso, molto ben documentato, assolutamente immancabile nella libreria di tutti coloro che conoscono il valore speciale delle fusa feline, un antidepressivo senza effetti collaterali.


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