Siete in crisi di astinenza da Cinquanta
sfumature? A forza di rileggerlo avete consumato le pagine del capolavoro di E.
L. James? Niente paura! A quanto pare continua l’invasione in tutte le librerie
da parte dell’ennesima trilogia erotica. Ci penserà “Febbre”, Mondadori, di Maya Banks, moglie e mamma di tre
figli, che vive in Texas e, evidentemente quando non scrive, ama andare a
caccia e a pesca con la sua famiglia, a farvi dimenticare il mitico Mr. Grey,
che, sarò pazza, ma a me ricorda sempre la pubblicità di un ammorbidente di
qualche anno fa. Il vostro beniamino, infatti, stavolta sembra dividersi in
tre. Tre come i protagonisti di ciascuno dei romanzi che compongono la trilogia
della Banks, dal titolo italiano “Passione senza tregua”.
Nel primo volume, disponibile anche in
versione ebook, il protagonista è Gabe Hamilton, neanche a dirlo bellissimo
miliardario sulla quarantina, proprietario di una catena di hotel di lusso
presente in tutto il mondo assieme ai soci, altrettanto belli e ricchi, Jace e
Ash, protagonisti a loro volta del secondo e terzo volume della trilogia.
Quando Gabe rincontra, dopo molti anni,
Mia, la ventiquattrenne sorellina di Jace, non può fare a meno di constatare
che la piccolina è diventata donna. E che donna. La sua ossessione per lei
cresce e Mia, che, dal canto suo, vede in Gabe l’irraggiungibile fantasia della
sua adolescenza, quasi non riesce a credere alle attenzioni che l’uomo inizia a
dedicarle, fino a proporle di firmare un contratto che, vista la crisi, la
poveretta non può lasciarsi sfuggire. I due verranno inghiottiti da un vortice
di passione che li porterà a oltrepassare perfino i propri limiti, sotto ogni
punto di vista, fino a un epilogo che, beh, non vi sveleremo, ma siamo sicuri
che potete immaginare.
I personaggi, Mia e Gabe, non fanno altro
che ricalcare gli stereotipi che sembrano andare per la maggiore in questo
periodo: lui bello, ricco e dominatore, lei bella, ingenua e dominata. Non vi
annoieremo sui dettagli della faccenda, perché ormai sembrano saperli proprio
tutti, in ogni caso più piatti e insignificanti di così sarebbe difficile.
L’introspezione psicologica dei protagonisti è, probabilmente, più profonda nei
temi dei bambini delle scuole medie.
La narrazione salta dal punto di vista
dell’uno a quello dell’altra in modo banale e insulso, senza pathos ed emozione
persino nelle numerose, esagerate e un po’ grottesche scene di sesso, attorno
alle quali, in fin dei conti, è costruito l’intero romanzo.
Lo stile è elementare e ripetitivo, zeppo
di similitudini talmente trite, da sembrare i proverbi della nonna. E, udite
udite, c’è perfino qualche refuso. Ma non ci sentiamo di muovere nessun
rimprovero alla traduzione, perché probabilmente già in lingua originale la
materia prima è quel che è.
Visto che ormai l’estate è alle porte non
possiamo che consigliarvi di leggerlo sotto l’ombrellone. O magari potrà
esservi utile per i problemi di stitichezza che flagellano le vacanze di molti,
in attesa che il vento cambi e anche questa moda letteraria finisca, lasciando
spazio a chi racconta l’amore in modo più profondo e genuino.
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