lunedì 11 giugno 2018

“Febbre” di Maya Banks. Dopo le ‘sfumature’, i malanni di stagione



Siete in crisi di astinenza da Cinquanta sfumature? A forza di rileggerlo avete consumato le pagine del capolavoro di E. L. James? Niente paura! A quanto pare continua l’invasione in tutte le librerie da parte dell’ennesima trilogia erotica. Ci penserà “Febbre”, Mondadori, di Maya Banks, moglie e mamma di tre figli, che vive in Texas e, evidentemente quando non scrive, ama andare a caccia e a pesca con la sua famiglia, a farvi dimenticare il mitico Mr. Grey, che, sarò pazza, ma a me ricorda sempre la pubblicità di un ammorbidente di qualche anno fa. Il vostro beniamino, infatti, stavolta sembra dividersi in tre. Tre come i protagonisti di ciascuno dei romanzi che compongono la trilogia della Banks, dal titolo italiano “Passione senza tregua”.
Nel primo volume, disponibile anche in versione ebook, il protagonista è Gabe Hamilton, neanche a dirlo bellissimo miliardario sulla quarantina, proprietario di una catena di hotel di lusso presente in tutto il mondo assieme ai soci, altrettanto belli e ricchi, Jace e Ash, protagonisti a loro volta del secondo e terzo volume della trilogia.
Quando Gabe rincontra, dopo molti anni, Mia, la ventiquattrenne sorellina di Jace, non può fare a meno di constatare che la piccolina è diventata donna. E che donna. La sua ossessione per lei cresce e Mia, che, dal canto suo, vede in Gabe l’irraggiungibile fantasia della sua adolescenza, quasi non riesce a credere alle attenzioni che l’uomo inizia a dedicarle, fino a proporle di firmare un contratto che, vista la crisi, la poveretta non può lasciarsi sfuggire. I due verranno inghiottiti da un vortice di passione che li porterà a oltrepassare perfino i propri limiti, sotto ogni punto di vista, fino a un epilogo che, beh, non vi sveleremo, ma siamo sicuri che potete immaginare.
I personaggi, Mia e Gabe, non fanno altro che ricalcare gli stereotipi che sembrano andare per la maggiore in questo periodo: lui bello, ricco e dominatore, lei bella, ingenua e dominata. Non vi annoieremo sui dettagli della faccenda, perché ormai sembrano saperli proprio tutti, in ogni caso più piatti e insignificanti di così sarebbe difficile. L’introspezione psicologica dei protagonisti è, probabilmente, più profonda nei temi dei bambini delle scuole medie.
La narrazione salta dal punto di vista dell’uno a quello dell’altra in modo banale e insulso, senza pathos ed emozione persino nelle numerose, esagerate e un po’ grottesche scene di sesso, attorno alle quali, in fin dei conti, è costruito l’intero romanzo.
Lo stile è elementare e ripetitivo, zeppo di similitudini talmente trite, da sembrare i proverbi della nonna. E, udite udite, c’è perfino qualche refuso. Ma non ci sentiamo di muovere nessun rimprovero alla traduzione, perché probabilmente già in lingua originale la materia prima è quel che è.
Visto che ormai l’estate è alle porte non possiamo che consigliarvi di leggerlo sotto l’ombrellone. O magari potrà esservi utile per i problemi di stitichezza che flagellano le vacanze di molti, in attesa che il vento cambi e anche questa moda letteraria finisca, lasciando spazio a chi racconta l’amore in modo più profondo e genuino.


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