Ad
intervista finita voglio ringraziarti... del tempo, della tua gentile
disponibilità, dell'occasione... dare spazio ad una scrittrice emergente è un
rischio anche per un Blog... mi hai dato fiducia e io non so come ringraziarti!
Queste sono le parole che
Mary Smith, una giovane autrice di grande talento, mi ha detto alla fine di
questa nostra piacevole chiacchierata, che vogliamo condividere con tutti i
lettori. E, purtroppo, Mary ha ragione: dedicare tempo a chi vuole emergere e
sta cercando di fare esperienza per approdare a una qualsiasi professione,
spesso, è considerato un rischio. Ma, come capita di frequente, Fatti i fatti tuoi! vuole andare
controcorrente e noi siamo fermamente convinti che, quando dalle prime pagine
di un nuovo autore, emergono passione e impegno, il vero rischio sarebbe non voler dare spazio al talento. Lo stile di
Mary Smith è fresco, pulito, interessante e ciò che traspare di lei dalla
lettura del suo primo romanzo, “Il Vestito Blu”, Ladolfi Editore, è il più
genuino piacere per la scrittura. Quel trasporto che, a volte, molti autori
affermati perdono di vista. Quindi il vero ringraziamento va a Mary e alla sua voglia
di sognare, con l’augurio che, tra qualche anno e, incrociando le dita, dopo
molte migliaia di copie vendute, saremo di nuovo qui a raccontare com’è
cominciata la sua avventura di autrice…
La
scrittura è una formula magica che cerca l’equilibrio tra passione e
disciplina. Tu che scrittrice sei? Segui l’ispirazione a qualunque ora del
giorno o hai un metodo al quale non puoi rinunciare?
Prima di rispondere
voglio ringraziarti per questa splendida occasione. Non sono abituata alle
interviste... quindi ti prego di avere più pazienza del solito!
Venendo alla tua
domanda... Hai ragione, la scrittura cerca l'equilibrio tra passione e
disciplina. Io mi definisco in equilibrio precario, sinceramente. Vedi, per
quanto aspiri a diventare una scrittrice professionista, al momento ho un
lavoro a tempo pieno in ambito finanziario: mi occupo di analisi di bilancio,
pensa! Chiaramente oltre a riempire tutti i miei giorni, il mio lavoro
necessita di concentrazione, attenzione, precisione: insomma, i numeri sono numeri
e le mie responsabilità sono molte. E così, non posso lasciare che la mia mente
vaghi indisturbata durante il giorno, devo tenerla relegata agli impegni
lavorativi. Ma quando esco, o la mattina prima di entrare a lavoro, la mente è
libera di spaziare, pensare, creare. Ecco il difficile equilibrio tra
disciplina e passione per me: durante il giorno devo disciplinare la mia
passione tenendola a bada, poi devo permetterle di uscire in modo disciplinato quando ho il tempo di
metterla per iscritto. Che fatica! Non è un metodo quindi, è una necessità. Il
problema è tenere in testa un'idea che magari arriva al mattino e che so non
potrò mettere nero su bianco fino alla sera o, ancora peggio, il giorno
successivo.
Scrittori: questi sconosciuti… è ancora possibile oggi, secondo te,
fare della scrittura una professione a tempo pieno per un autore emergente? Che
difficoltà stai incontrando nel tuo percorso?
Sono una sognatrice,
quindi... sì, credo che sia ancora possibile oggi fare gli scrittori di
professione. Certo l'esordio è un punto interrogativo, serve tempo prima che
diventi un lavoro vero e proprio ma credo che la capacità di scrivere e
l'occasione giusta possono davvero essere il connubio necessario per arrivare
al successo e poter scrivere sulla carta d'identità, sotto professione:
scrittore.
La mia esperienza... beh,
innanzitutto devo ringraziare il Dottor. Ladolfi per aver scommesso su di me e
sul mio romanzo. Emergere è sempre una sfida in qualsiasi contesto.
Chiaramente, quello che fa la differenza, oltre ad un buon lavoro, è la
capacità di arrivare al pubblico attraverso una buona pubblicità, la
rintracciabilità del romanzo, sia in cartaceo che digitale e molto dipende
dall'impegno dell'autore e dall'impegno della casa editrice. Serve
collaborazione, impegno, sacrificio. A volte sembra che nessuno si accorga che
esisti, e poi invece qualcuno ti nota, ti ringrazia forse, o ti critica e tu ti
senti viva improvvisamente, perché le critiche, così come i complimenti,
inducono una crescita.
Raccontaci
le genesi del tuo romanzo, “Il Vestito Blu”: cosa ti ha ispirato durante la
stesura?
Non mi ha ispirato una
cosa in particolare, c'è molto di me in alcune caratteristiche dei personaggi,
ma non si basa su una storia che ho vissuto o che ho ascoltato. Tutto è nato
all'improvviso: ho sempre amato scrivere ma solo alcuni anni fa ho iniziato a
creare storielle vere e proprie. Poi, alcuni personaggi e una storia ben più
corposa e articolata han richiesto a gran voce la mia attenzione, e come potevo
dire di no? Così ho iniziato a scrivere le scene che la mia mente proiettava ed
è nata una storia, una storia che volevo tenere per me, insomma era solo un
passatempo! Poi ho pensato di provare a confrontarmi con l'editoria, vedere
dove potevo migliorare, cosa ero stata in grado di fare. E mai avrei pensato di
arrivare a firmare un contratto di pubblicazione. E adesso... non riesco più a
fermarmi! Devo scrivere! Ogni gesto, parola, incontro, musica: tutto può
indurre la nascita di un'idea... e io adoro lasciarmi trasportare da tutte
queste cose!
Con
l’avvento sempre più deciso dell’ebook,
anche nel nostro Paese, l’intera industria editoriale ha attuato molti
cambiamenti. Tu che lettrice sei? Non rinunceresti mai al frusciare delle
pagine o ti affidi volentieri anche alle nuove tecnologie?
E va bene, lo ammetto...
sono una conservatrice! Quindi adoro il cartaceo e non riesco a rinunciarci!
Certo, l'avvento degli ebook ha reso i libri leggibili davvero ovunque e da
chiunque, abbattendone anche i costi. Per non parlare del fatto che alcune
collane (mi riferisco, ad esempio, alla collana You Feel della Rizzoli)
esistono solo in formato digitale. E poi c'è un altro fattore decisamente
positivo: gli ebook ti permettono di leggere qualche decina di pagine come
anteprima gratuita, una sorta di antipasto che ti permette di decidere se
acquistare o rinunciare e in libreria non si può di certo mettersi a leggere in
questo modo!
Ma ammetto che, spesso,
quando mi capita di leggere un ebook (magari per semplice esigenza, ad esempio
sono in viaggio e non posso portarmi troppo peso dietro, oppure non ho avuto il
tempo di passare in libreria) e di concludere che, wow, è davvero un bel libro, finisco con il comprarlo anche in
versione cartacea, perché non deve mancare nella mia libreria, mai!
Raccontaci
quali sono i tuoi progetti per il futuro: dopo il successo del primo, stai
lavorando a un nuovo libro? Puoi svelarci di che si tratta?
La scrittura è diventata
per me un'esigenza, non posso farne a meno. Quindi chiaramente non mi sono
fermata dopo «Il Vestito Blu»... anzi! Sto lavorando a diversi progetti, ma…
sono TOP SECRET! Facciamo così, appena ci sarà qualcosa di veramente
concreto... sarai la prima a saperlo!
Il
Vestito Blu di Mary Smith,
Giuliano Ladolfi Editore
New York, Anne è una
giovane giornalista di talento che viene incaricata di seguire un’inchiesta di
carattere nazionale, nella quale è coinvolta buona parte dell’alta società
della Grande Mela. In un contesto inquietante e insolito, dove nulla è più come
sembra e amore e amicizia vengono messi in discussione da scandali finanziari e
interessi economici, la vita di Anne verrà profondamente scossa. Il suo
migliore amico, l’attraente caporedattore e un misterioso corteggiatore
sconosciuto: chi è davvero sincero? E come barcamenarsi tra sentimenti
inaspettati e la voglia di emergere nel mondo del lavoro, non scendendo a
nessun compromesso? Per scoprirlo non ci resta che metterci nei panni di Anne e
sentire cosa si prova a indossare un elegante vestito blu.
Ecco, ho gli occhi pieni di lacrime, contenta?
RispondiEliminaGrazie infinite per i complimenti e per l'augurio sul mio futuro... spero davvero che un giorno ci ritroveremo ancora qui ad intrecciare i nostri lavori per servire il pubblico.
Un abbraccio immenso e un GRAZIE gigantesco!
Oh, vi aspetto tutti sui social o sul mio blog eh!!!
Baci
Mary