domenica 17 maggio 2015

Tre buone ragioni per… non innamorarsi di uno Chef!


Li trovate più affascinanti degli attori di Hollywood? Quando ne vedete uno alla TV non riuscite più a cambiare canale? Le statistiche parlano chiaro: con o senza stelle, le donne impazziscono per gli chef. Io, invece, voglio proprio andare controcorrente e oggi vi svelo tre buone ragioni per stare in guardia, ragazze mie: saranno pure degli assi tra i fornelli, ma ad innamorarsi di uno di loro a volte si rischia di scottarsi...

1.      Anche il naso vuole la sua parte. Avete mai provato ad annusare il vostro Cracco dopo un’intensa giornata di lavoro? Ebbene sì, mie care, gli chef, quelli veri, che invece di stare davanti alla telecamera, si barcamenano tra i fuochi puzzano! Praticamente di tutto: dal pesce, alla carne, dall’aglio, alla cipolla, dal fritto, al dolce! Per non parlare del resto, giacché nelle cucine fa un gran caldo… Voi pensate di aspettarli a casa sul divano e buttargli le braccia al collo quando tornano stanchi e soddisfatti, neanche avessero combattuto in battaglia, e invece no, vi assicuro che a lungo andare, ancora prima di salutarli, li prenderete per un orecchio e li scaraventerete sotto la doccia tutti vestiti e senza nessuna intenzione di far loro compagnia.

2.      Dimenticate le Feste. Quando gli altri si divertono, i veri chef lavorano. Checché ne dicano Ramsay e compagnia, non c’è festa che tenga. Quindi preparatevi a una lunga lista di Natali, Capodanni, Pasque e Ferragosti sole solette o, quel che è peggio, in compagnia di tante coppie di amici che vi chiederanno “Masterchef dove l’hai lasciato?” e voi, sbattendo le ciglia, “al lavoro, poverino!”. Mica ve lo dice però, il poverino, che, dopo aver chiuso la cucina alle undici, va a bere una birra coi colleghi fino alle tre del mattino!


3.      Esigenti è un eufemismo. Perfezionisti? Scrupolosi? Pignoli? E diciamolo: rompipalle! E il più delle volte fissati con gli ingredienti di prima scelta e coi sapori di quando erano bambini e le loro mamme non facevano che viziarli. Questo lo mangio solo così, quell’altro lo abbino solo colà… di sicuro daranno una mano in cucina, quando non saranno troppo stanchi, ma dite pure addio alle pizze a portar via prese all’ultimo minuto e al take away cinese sotto casa, a meno che non si tratti di qualcosa di altamente selezionato. Come quando vi trovano a piangere come fontane mentre affettate la cipolla e scuotono la testa col finto sorrisetto rassegnato, prima di dire “dai a me, tesoro, che ti insegno il trucco per non piangere: acqua in bocca!”. Io sono anni che ci provo, ma ancora non ho capito come fanno! 

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