martedì 26 maggio 2015

Sam Stoner: umorismo nero e amore rosso sangue


Brillante, irriverente e decisamente graffiante. Se ironia e sarcasmo sono il vostro pane quotidiano e amate dissacrare i rapporti di ogni tipo, non facendovi mancare la giusta dose di sangue e mistero, avete trovato lo scrittore che fa per voi: Sam Stoner. Definirlo uno autore di noir è decisamente riduttivo, data la sua capacità di commistione di tanti generi molto diversi tra loro, dal rosa al giallo, dal thriller al romance. Collabora con numerosi siti di carattere letterario, per i quali scrive articoli e recensioni, è Responsabile Editoriale della rivista Pink Magazine Italia e ha pubblicato diversi racconti e romanzi, tra cui “Il Tredicesimo Racconto” e “Elvis rosso sangue” (Lettere Animate) e il vincitore del Concorso Letterario That’s Amore, “L’amore, questo bastardo”. Grafico di grande talento e Blogger dalla tastiera rovente, Sam ha deciso di raccontarci com’è nata la sua passione per la scrittura e quali sono i suoi programmi per il futuro, svelandoci qualche piccolo e interessante segreto…

La prima cosa che colpisce leggendo i tuoi romanzi è la tua versatilità: passare dal giallo al rosa, mantenendo il tuo stile diretto e tagliente, è una grande capacità. Come ci riesci? E, se dovessi scegliere, in quali panni ti sentiresti più a tuo agio?

Lo sguardo ironico sul mondo e le persone raggiunge il suo apice nel rapporto di coppia, nel quale si compiono azioni ridicole, se decontestualizzate. Lo stesso sguardo lo utilizzo, a volte, nel noir: tra i miei autori preferiti Elmore Leonard, maestro assoluto di questa commistione tra crimine e umorismo. Sono piacevoli entrambi i generi. Ora sto scrivendo un noir umoristico sulle vicende sentimentali. È una matrice che sento vicina. Lo stile è più vicino all’hard boiled, nel quale il cattivo dice una battuta feroce prima di premere il grilletto. C’è sempre il cadavere ma si usa la morte in modo dissacrante. Non per tutti i palati, me ne rendo conto, ma devo divertirmi mentre scrivo.

È ancora possibile oggi, secondo te, fare della scrittura un mestiere? Quali sono gli ostacoli che incontri ogni giorno in questo percorso?

Sì è possibile far diventare la scrittura un mestiere, a patto di dedicare molto tempo ad affinare la tecnica: come qualsiasi altro mestiere, la pratica è tutto. Le difficoltà credo siano quelle di chiunque: le necessità quotidiane che sottraggono tempo alla scrittura, in primis il lavoro. Ma si può sempre trovare un’ora da dedicare alla scrittura, si trova per il tapis roulant in palestra, credo si possa trovare anche per una nobile arte.

Ogni autore di talento è anche un lettore attento: quali sono gli scrittori, di ieri e di oggi, che ti ispirano maggiormente? Che libro c’è, al momento, sul tuo comodino?

I miei Scrittori! Sono molti, ci sono i grandi dell’Ottocento (Dostoevskij, Poe, Dickens, Balzac, James), quelli del Novecento (Chandler, Hammett, Woolrich, Kerouac, Fante, McCain, Salinger, Westlake) e i contemporanei (James Ellroy, Stephen King, Philip Roth, Cormar McCarty, Don De Lillo, Tom Wolfe). Tutti sono sempre presenti sulla mia scrivania. Sono i Maestri, dai quali attingo continuamente. Mi incanto sulle loro pagine. Ognuno insegna qualcosa di diverso. Alla fine la regola è una sola: essere sinceri e buttare sul foglio ciò che si ha dentro, senza filtri. La speranza è che poi quello che esce fuori possa interessare a qualcuno.

Tra le tue attività gestisci un Blog personale davvero interessante: quali sono le regole d’oro per avere un Blog di successo?

La prima regola, che non ho molto seguito in questo ultimo mese, è di pubblicare almeno un post al giorno per farlo bisogna programmare l’attività non ci si può affidare all’estro. Non tutti i post saranno al massimo ma servono per far salire il blog e guadagnare visibilità. Per questo è importante dedicarsi ad argomenti che appassionano, ritmi alti si sostengono solo se supportati da passione.

A cosa stai lavorando attualmente? Ci sono nuovi romanzi in arrivo? Svelaci quali sono i tuoi progetti per il futuro.


Sto ultimando due romanzi, ormai manca pochissimo. Entrambi noir, anche se uno, come accennato nella prima risposta, ha sfumature umoristiche. Mi piace l’umorismo nero, dissacrante e tagliente. E devo trascriverne sul pc un terzo che ho scritto a mano, quindi penna su carta. Non che il pc non mi piaccia, ma come prima stesura mi trovo a mio agio con una penna in mano, anche se questo allunga moltissimo i tempi, soprattutto per i romanzi. Spero di regalare sane risate e un po’ di tensione.

Sam Stoner Blog

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