Alfredo
è un adolescente confuso. Dall’infanzia, all’adolescenza, passando attraverso
la violenza del bullismo, l’alienazione della solitudine e la triste
indifferenza degli adulti che lo circondando, senza comprenderlo, vediamo
Alfredo crescere e diventare adulto sulle pagine di un libro forte e avvincente.
“L’escluso” di Maria Clausi, edito da Lettere
Animate, è un romanzo diretto e interessante, che riesce ad affrescare le
difficoltà di un giovane in un Sud Italia complesso, nel quale si percepisce
tutta la fatica di farsi strada in una realtà dove è difficile costruirsi nuove
prospettive e che, quindi, porta i più deboli, e non solo, a farsi illudere
dall’ascendente negativo delle cattive compagnie. Quello di Maria Clausi è un
importante tentativo di denuncia di alcune piaghe delle nostra attuale società,
conosciute, ma mai troppo approfondite, attraverso la potenza della narrativa e
gli occhi di personaggi che, seppure di fantasia, hanno il profumo della
realtà. Lo stile è ancora acerbo e ingenuo in alcuni punti, ma la struttura del
romanzo è buona e il genuino coraggio dell’autrice è encomiabile. Ci auguriamo
davvero che il suo tentativo di racconto sociale di ciò che ben conosce la
porti lontano, in un viaggio del quale siamo fieri di aver fatto parte.
Adolescenti e bullismo,
discriminazioni e criminalità: questi sono solo alcuni dei temi toccati ne
“L’escluso”, edito da Lettere Animate. Raccontaci la genesi del tuo romanzo: cosa ti ha ispirato durante la stesura?
I
miei romanzi sono sempre ispirati alla realtà e questo romanzo, in particolare,
vuole raccontare delle storie realmente accadute, anche se, naturalmente, sono
state “ritoccate” con l’aiuto della fantasia. Ciò che mi ispira è la realtà che
conosco o che ho conosciuto direttamente, ma anche mediante i racconti di
persone vere.
Da dove nasce la tua
esigenza di scrivere? Che autrice sei: segui l’ispirazione in ogni momento
della giornata o hai un metodo preciso al quale non rinunci mai?
Sento
l’esigenza di scrivere sin da quando ero una bambina e tale esigenza nasce dal
grande desiderio di raccontare. Attualmente la mia necessità di scrivere nasce
dall’urgenza di denunciare
determinati mali che affliggono la società contemporanea. Sento forte il
bisogno di far conoscere certe realtà, di far conoscere la condizione di molte
persone, di far conoscere delle ingiustizie. Sperando di non apparire
presuntuosa, penso di potermi definire come una scrittrice verista del passato: una scrittrice che racconta e denuncia la
realtà del suo tempo. Tuttavia, non è solo il bisogno di denunciare certe
storture che mi spinge a scrivere: la necessità di scrivere è dettata anche dal
grande desiderio di parlare di Dio, del significato della nostra esistenza, di
una vita oltre questa vita…
Scrivo
quando ho il tempo di farlo perché nella vita quotidiana sono occupata anche da
altri impegni, ma quando mi siedo davanti al computer non ho bisogno di pensare:
scrivo in modo fluido e continuo, come se ci fosse qualcuno accanto a me che
stesse facendo un dettato!
Chi è Alfredo, il
protagonista del tuo libro? Come lo definiresti e, in generale, come delinei i
personaggi delle tue storie?
Alfredo
è un personaggio creato dalla mia fantasia, ma ispirato a diverse persone
reali. In Alfredo, dunque, si racchiudono le storie, i pensieri ed il carattere
di più persone. La casa in cui Alfredo vive è una casa reale, così come
assolutamente reali sono i posti che vengono descritti ed in cui il personaggio
vive e si muove.
Per saper scrivere bene
occorre, certamente, leggere tanto: che libro c’è sul tuo comodino? Che generi preferisci?
Io
amo tantissimo leggere. Il mio scrittore preferito è Dostoevskij. Lo ritengo uno
dei più grandi scrittori della letteratura mondiale di tutti i tempi. Il genere
che preferisco è la narrativa, ma leggo anche Freud, libri di filosofia e testi
religiosi o che approfondiscono temi religiosi.
A cosa stai lavorando
attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi programmi per il futuro.
Sto
scrivendo un romanzo che analizza il mondo della giustizia e che, come gli
altri romanzi, ha lo scopo di far conoscere determinate realtà e di denunciare
tutto ciò che di “guasto” c’è in questo mondo che, secondo me, è sconosciuto a
molti. Il mio programma per il futuro è quello di continuare a scrivere e il
mio desiderio è che in molti possano leggere le mie opere.
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