Presta
la sua voce a tanti volti tra i più amati del cinema d’oltreoceano e lo fa con
una professionalità e una grazia in grado di ammaliare ogni orecchio: Chiara Colizzi è una doppiatrice italiana
che ha fatto del suo talento un mestiere,
con impegno e dedizione. Da “Titanic”, a “The Others”, passando per “Kill Bill”
e numerose serie televisive, tra cui “Cold Case” e “Scrubs”, fino a tanti film
d’animazione, la sua lunga carriera ha illuminato ancor di più un mondo
squisitamente italiano come quello del doppiaggio, nel quale primeggiamo per
tradizione, cultura ed esperienza, grazie ai nomi illustri che lo hanno
caratterizzato per oltre mezzo secolo. Ma come si diventa doppiatori oggi? E
cosa si prova a recitare servendosi solo delle sfumature della propria voce e
immedesimandosi nei panni di un altro attore? Che meccanismi si creano quando
ci si trova davanti al leggio, cuffie alle orecchie, a un soffio dal microfono?
Probabilmente è tutta una questione di tempismo,
che risiede in tanto studio e nell’abilità di sincronizzarsi con la storia che si è chiamati a raccontare al
pubblico, ma sarà la stessa Chiara Colizzi a raccontarcelo, ripercorrendo le
tappe di un percorso iniziato molto tempo fa e svelandoci i segreti di un
mestiere dal fascino unico.
Quella del doppiaggio di
tutto ciò che proviene dall’estero e viene proiettato e trasmesso sul grande e
piccolo schermo è una cultura e una tradizione italiana profondamente radicata
nel nostro Paese. Come si diventa doppiatori oggi? Quale percorso formativo è
richiesto?
La
mole di lavoro, la qualità del prodotto da doppiare e il progresso, applicato
alla parte tecnica di questo settore, hanno determinato un cambiamento enorme
nel reclutare nuovi doppiatori. Il fattore tempo detta legge e, se prima c'era
la possibilità di formare in una sala di doppiaggio un neofita aspirante attore
e doppiatore, oggi non è più possibile farlo. Pertanto occorre arrivare alle
sale di doppiaggio con un buon bagaglio attoriale e una certa faccia tosta. Poi
qualità come perseveranza, buona educazione, umiltà e passione contribuiranno
certamente alla riuscita.
Qual è stato il suo primo
approccio a questo mestiere? Cosa significa recitare servendosi solo della
propria voce e vestendo i panni di altri attori più o meno famosi?
Essendo
tra i fortunati, credo, figli d'arte,
ho avuto la possibilità di entrare in una sala di doppiaggio molto presto. Ed
essendo anagraficamente piuttosto grandina, ho potuto approfittare del tempo
che serviva per imparare bene, al leggio, questo mestiere. Calarsi nei panni di un altro è per me una cosa naturale. La mia
recitazione vive solo in presenza di
un volto che non è il mio.
Che consiglio darebbe a
un giovane che, prendendo ad esempio la sua carriera, volesse seguire le sue
orme? È ancora possibile oggi, secondo lei, fare della propria aspirazione un
mestiere?
Un
giovane dovrebbe rivolgersi ad accreditate Scuole
di Recitazione, alcune delle quali insegnano anche il doppiaggio. Ottenuta
una certa padronanza del proprio corpo e della propria voce, allora potrebbe
farsi strada nelle sale e farsi sentire dai Direttori di doppiaggio, che
saranno, come di norma accade, impegnatissimi e scorbutici, ma la costanza
premierà l'ambizioso candidato e le sue aspirazioni non saranno frustrate.
Dalla Rose di “Titanic”,
interpretata da Kate Winslet, alla Grace di “The Others”, interpretata da
Nicole Kidman, passando attraverso numerosi protagonisti di tanti film
d’animazione: quale personaggio, al quale ha donato la sua voce, è rimasto più
impresso nella sua memoria di professionista e nel suo cuore di donna?
Sono
legata a tanti film, da “Titanic”, a “Kill Bill”, e a tante attrici. Nel cuore
rimangono le serie che ho doppiato per tanti anni consecutivi, come “Scrubs” e “Cold
Case”. Ma in un modo non troppo romantico e diverso da quello che forse ci si
aspetta. Non saprei nemmeno spiegarlo bene. Alcuni film fanno riaffiorare
ricordi del periodo in cui li ho doppiati, ecco.
A cosa sta lavorando
attualmente? Ci racconti quali sono i suoi programmi per il futuro.
Ho
in programma un film con Kate Winslet e uno con Nicole Kidman. Ma pare che non
possa dire niente...
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