martedì 9 febbraio 2016

Fabiola D’Amico: il mio giorno da favola è diventato realtà


Quando Francesca, una sessuologa trentenne, delusa da una complicata storia d’amore ormai finita, incontra Christian, durante un’udienza in cui sono coinvolti dei suoi pazienti, non può immaginare che quell’avvocato prepotente e altezzoso sconvolgerà la sua vita, facendole provare emozioni che credeva sopite per sempre. Francesca è una ragazza sensibile, ma determinata, che ama i romanzi storici e sogna un amore puro come quello che vivono Lizzie o Emma, le eroine dei suoi amati libri. Non ha proprio bisogno di un uomo così cinico e insopportabile, che scombini il suo equilibrio, facendole avvertire sensazioni tanto contrastanti, nonostante tutto sembri spingerla verso di lui. Così, tra esilaranti equivoci e avvenimenti inaspettati, Francesca si ritrova coinvolta nell’organizzazione del matrimonio della sua migliore amica in perfetto stile austeniano e cerca di mettere da parte l’attrazione che prova per Christian. Ma quale migliore occasione, se non un giorno da favola, per comprendere se Christian potrà essere davvero il suo Mr. Darcy?
“Un giorno da favola”, Newton Compton, di Fabiola D’Amico, è una storia delicata e divertente, incredibilmente attuale, eppure caratterizzata da quell’ampio respiro che hanno solo i romanzi impregnati di sogni senza tempo. Dopo un inizio dedicato al romanzo storico, Fabiola D’Amico ha deciso di cimentarsi con la caotica realtà dei nostri giorni, dimostrando, ancora una volta, di saper toccare il cuore dei lettori e delle lettrici, grazie al suo talento nel delineare personaggi unici eppure deliziosamente normali, nei quali è estremamente piacevole immedesimarsi. Francesca, infatti, è proprio una sognatrice dall’indole romantica, che fa un mestiere decisamente in contrasto con la sua innata timidezza, ma, come ogni donna coraggiosa, lo affronta con slancio. Christian, invece, dietro la maschera dell’arroganza, cela un profondo senso di lealtà, che aspetta solo di essere scoperto. Insomma, due opposti solo in apparenza che, oltre ad attrarsi, sono destinati a incontrarsi, seguendo quello che, da sempre, ci piace chiamare destino.



Un amore moderno in un’atmosfera senza tempo: “Un giorno da favola”, Newton Compton, ha tutti gli ingredienti per entrare nel cuore anche delle lettrici e dei lettori più esigenti. Raccontaci la genesi di questo romanzo: cosa ti ha ispirato durante la stesura? Cosa vuoi comunicare?

Io nasco come autrice di romanzi storici. Immergermi in altri mondi e vivere avventure piene di pathos, pericolo, grandi passioni stimola la mia fantasia. Ovviamente, se potessi avere una macchina del tempo, non mi fionderei in certi luoghi e tempi, perché sono anche molto amante delle comodità moderne, ma, trattandosi di sogni e ben sapendo che posso tornare alla normalità, quando voglio mi lascio trascinare dalla fantasia. Un giorno parlavo con delle amiche di quest’argomento e immaginai una donna come me, alle prese con la quotidianità, ma con lo sguardo rivolto nel passato. Ed è nata Francesca. Nonostante sia un libro “leggero” ha tanti significati, spero che almeno uno sia arrivato a destinazione. In primo luogo credere sempre nei propri sogni, secondo leggere, leggere qualsiasi cosa, perché aiuta a vivere in modo più semplice e senza fissarsi sui problemi. E, per finire: donne, uomini cercate l’Amore con A maiuscola, come dice Christian sono i fatti quelli che contano e non le belle parole.

Chi sono Francesca e Christian, i protagonisti del tuo libro, e quanto c’è di vero nelle vicende che li coinvolgono? Come delinei, in generale, i personaggi delle tue storie?

Francesca è una donna moderna, con le sue paure, ma determinata a ritagliarsi uno spazio per i sogni. Lo ammetto, mi somiglia molto, anche troppo. Christian è un uomo con i piedi per terra, ha subito delle delusioni, grandi dolori, come può accadere a chiunque di noi. È un uomo generoso e che dà tutto se stesso, se ama. Per lui i valori più importanti sono il rispetto, la fedeltà, la lealtà.
In genere i miei personaggi somigliano a persone reali, ho già detto in altre occasioni di essere una ladra di vite e pensieri, quindi attenti a non raccontarmi la storia della vostra vita, potrei scriverne un romanzo!

Quando e da cosa nasce la tua esigenza di scrivere? Che autrice sei e come ti sei resa conto che questa passione poteva diventare un mestiere?

Scrivo dal ’98, da quando ho avuto il mio primo PC. La tastiera e la pagina dello schermo mi hanno ipnotizzato: “scrivi, scrivi, scrivi…”, dicevano. Le idee non mi erano mai mancate, in testa avevo immaginato centinaia di storie, era il coraggio che si era sempre defilato. Ma quando si inizia non si riesce più a smettere, è come una droga, dà assuefazione.
Non credo che la scrittura diventerà mai un mestiere: ammettiamolo, bisogna pubblicare libri molto fortunati per mantenersi economicamente con il lavoro di autrice. La scrittura, per il momento, è una passione. Ho già un lavoro complicato e molto dispendioso in termini di energie che occupa la mia vita reale. Chissà nel futuro.
Che autrice sono? Una che sa che ha tanto da imparare.

Il rosa è, senza dubbio, la tua dimensione più congeniale, con una particolare attenzione anche per il romance storico. Che influenza hanno avuto le tue letture nella tua formazione di autrice? Che generi e che autori preferisci?

Leggo già da tenerissima età, e ho letto un po’ di tutto, tranne fantasy e horror. Ora le sottocategorie sono così tante, che sono certa di non conoscerle tutte. Ho letto centinaia di romanzi storici, dai classici di ogni tempo, vedi Dumas, Pirandello, Verga, alle letture più leggere, quali gli Harmony. In questi giorni sto riscoprendo le favole dei fratelli Grimm. Il mio autore preferito negli ultimi venti anni rimane il mitico Wilbur Smith. Ah, potessi avere la sua vena artistica!

A cosa stai lavorando attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi progetti per il futuro.

Sono impegnata in due progetti diversi, da un lato il sequel di “Un giorno da favola”, perché amo i matrimoni e Francesca merita un matrimonio da principessa. Dall’altro ho appena concluso un romanzo che dà il via a una serie di romanzi autoconclusivi, tutti avranno un elemento in comune, la presenza della Cupido Agency. Di questa serie sono già in vendita il racconto “Una fidanza per papà” e “Un uomo da amare”.
Aspetto una risposta per un romantic suspense ambientato a Roma. Spero che avrete ancora notizie su di me!

Grazie di questa bellissima intervista.


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