giovedì 31 dicembre 2015

Tre buone ragioni per… non fare buoni propositi per il nuovo anno!


Capodanno: tempo di bilanci. Di solito sfogliamo l’agenda a ritroso di trecentosessantaquattro giorni e tentiamo di verificare quanti dei buoni propositi fatti siamo riusciti a mantenere. Programmi come andare in palestra, smettere di fumare, prenderci più cura di noi stessi e così via. E dopo esserci amaramente resi conto che ben pochi dei nostri spericolati progetti si sono realizzati nel modo in cui li avevamo pianificati, siamo pronti a farne di nuovi così stupidamente al di sopra delle nostre possibilità, da tornare a vivere la stessa triste scena anno dopo anno. Altro che diario di Bridget Jones, è quasi peggio di un girone dantesco! E allora perché, ogni anno, continuiamo a sottoporci a questa tortura? Ecco tre buone ragioni che vi convinceranno a mettere da parte i buoni propositi per iniziare a vivere davvero…

1.     Meno propositi, più obiettivi. La differenza tra propositi e obiettivi sta nelle nostre reali intenzioni di andare fino in fondo. Prima di stilare una lista di propositi futili e senza significato, proviamo a interrogarci su cosa vorremmo veramente, riducendo drasticamente il numero delle voci inutili. Solo così i propositi si trasformeranno in obiettivi reali, tangibili e che ci permetteranno di conoscere meglio noi stessi, spostando il confine dei nostri limiti.

2.      Meno propositi, meno frustrazioni. La sensazione di non aver mantenuto l’interminabile elenco di buoni propositi che facciamo ogni anno porta con sé una serie di frustrazioni che non ci permettono di accorgerci di tutte le cose positive fatte o ottenute nei dodici mesi appena trascorsi. Non tutto ciò che di buono ci è accaduto, infatti, lo abbiamo necessariamente pianificato: le cose succedono da sole, a volte, anche quelle belle, e la percezione di non aver portato a termine qualcosa di progettato ci fa perdere il piacere di traguardi inaspettati.


3.      Meno propositi, più sogni. È proprio nei momenti di crisi e di difficoltà che occorre trovare il coraggio di mettere da parte i buoni propositi, intrisi di buon senso, per inseguire i sogni nel cassetto. I sogni, infatti, rappresentano il nostro essere e non hanno di certo una data di scadenza: non finiranno nella spazzatura assieme all’agenda dell’anno passato e a tutti i buoni propositi non mantenuti!

Nessun commento:

Posta un commento