La
Federazione Italiana Tabaccai è un’Associazione Sindacale che si preoccupa
di formare, seguire e tutelare tutti coloro che decidono di aprire una
Tabaccheria, un esercizio commerciale dedicato alla compravendita dei tabacchi
e al gioco del Lotto, in qualità di concessionario autorizzato dallo Stato, e
che fornisce molti servizi utili ai cittadini, in collaborazione con Poste
Italiane. Quella del Tabaccaio è una professione nella quale si sono impegnate
con dedizione intere famiglie italiane e che spesso, visto il flusso di denaro
che deve convogliare, ha messo in pericolo i suoi stessi titolari, come hanno
drammaticamente testimoniato alcuni fatti di cronaca raccontati sui giornali
negli ultimi mesi. Cosa può fare in proposito un’Organizzazione Sindacale
capillarmente presente sul Territorio Nazionale come FIT? Come può sostenere e
tutelare i propri utenti, facendo sì che quello del Tabaccaio torni ad essere
un mestiere da affrontare con serenità per ogni buon padre di famiglia? Lo
abbiamo chiesto a Giovanni Catelli, Vicepresidente Nazionale, che ha
provato in prima persona cosa si prova quando in gioco c’è la vita stessa e ci
racconta quanto sia importante incentivare la professionalità e la consapevolezza
di tutti i fruitori della Federazione, in concerto con le necessità dello Stato
e del nostro Paese, così splendidamente complicato.
La Federazione Italiana
Tabaccai è un’Organizzazione Sindacale che sostiene i rivenditori su tutto il
territorio nazionale. Di cosa vi occupate principalmente? Quali servizi
offrite?
La
Federazione Italiana Tabaccai si occupa di tutelare i diritti che derivano
della vendita di articoli di monopolio: i tabacchi e il gioco del Lotto. Il
Tabaccaio è l’unico concessionario diretto autorizzato dallo Stato a gestire
questa compravendita e, naturalmente, è tutelato dalla legge in materia. FIT,
nella fattispecie, si preoccupa di proteggere il Tabaccaio, permettendogli di svolgere
in tranquillità le sue attività, nella consapevolezza della normativa e di
tutto ciò che ne consegue.
Facciamo un bilancio di
questi anni di attività: quali sono gli obiettivi raggiunti e quali gli
ostacoli contro cui vi scontrate quotidianamente?
Negli
ultimi dieci anni il panorama commerciale italiano è profondamente cambiato. Il
Tabaccaio, infatti, pur essendo l’unico concessionario autorizzato dallo Stato
per la vendita di tabacchi e del gioco del Lotto, deve convivere con tutta una
serie di esercizi commerciali a lui vicini e affini. FIT ha garantito che,
negli ultimi anni, il regime legale al quale i Tabaccai sono sottoposti non
subisse particolari cambiamenti, col rischio di mettere in pericolo molte
attività sul tutto il Territorio Nazionale, e anzi, che fosse consolidato nelle
tutele, grazie anche ad alcune riforme sostanziali. Tutto ciò è stato
fondamentale per mantenere salda la fiducia che gli italiani hanno sempre
riposto nell’effige della Tabaccheria, come punto di riferimento di ogni
comunità, dalle più piccole, alle più popolose.
Cosa significa, al giorno
d’oggi, gestire un’Associazione Sindacale? Come si è modificato negli anni
l’atteggiamento dei vostri utenti?
L’intero
esecutivo, in particolar modo il nostro attuale Presidente, Giovanni Risso, e
anche io, in qualità di Vicepresidente, si è particolarmente impegnato, negli
ultimi mandati, a informatizzare sempre di più l’attività della Presidenza,
ampliando gli uffici provinciali e mantenendo costantemente attive tutte le
sedi locali che rendono forte e capillare il nostro Sindacato su tutto il
territorio. Noi viviamo e collaboriamo coi tabaccai del nostro Paese
quotidianamente, garantendone i diritti, grazie soprattutto alla presenza di
ogni mandamento presente nelle varie province, ognuno col proprio ufficio di
competenza, dove viene impiegato del personale continuamente aggiornato sugli
strumenti informatici di cui siamo dotati.
Non solo storie di
esercizi commerciali, ma soprattutto di persone e di famiglie spesso in
pericolo, come la cronaca ha recentemente testimoniato. Ci racconti un
episodio, un aneddoto, una storia che è rimasta scolpita nella sua memoria.
La
Tabaccheria, essendo un fulcro dell’attività di esattoria dello Stato, vista
anche la collaborazione con Poste Italiane per l’incasso di tutta la
bollettizzazione del nostro Paese, concentra su di sé un flusso di denaro
contante all’interno delle proprie casse, che è continuo e voluminoso. Ciò, in
un momento di crisi particolare, ci rende oggetto di continui attacchi da parte
di banditi e persone in difficoltà di vario genere. Io stesso, tre anni fa, ho
vissuto un’esperienza drammatica: la Vigilia di Natale sono stato vittima di
una rapina. Due malviventi mi hanno seguito fino alla mia abitazione dove mi
hanno assalito, sparando perfino un colpo di pistola per togliermi la borsa,
dove, per puro caso, non avevo denaro, ma solo contabilità di negozio, che
fortunatamente è servita come mezzo di scambio perché i ladri non irrompessero
in casa. Sono stato fortunato e sono orgoglioso di poter dire che la
Federazione, in casi simili, è in grado di tutelare il Tabaccaio per mezzo di
un progetto importante, nato grazie al nostro Presidente, che ha pensato di
creare la cosiddetta “T sicura”, una
sorta di sicurezza “passiva” che permetta a tutti i nostri utenti di svolgere
in serenità le proprie attività. In qualità di tabaccai non siamo certo
intenzionati, infatti, a richiedere un porto d’armi, ma è importante dotarsi di
telecamere e di un filo diretto con le forze dell’ordine, in modo tale da
metterle in condizione di intervenire in tempo reale. Tutto ciò deve servire da
deterrente, naturalmente, per demotivare quanti siano intenzionati a commettere
furti e rapine all’interno dei tabaccai, col rischio di mettere in pericolo
titolari e dipendenti. La Tabaccheria è una sorta di nucleo familiare, ecco
perché chiediamo alla politica di prendersi più cura di noi, non solo come
concessionari dello Stato, ma anche come persone e cittadini, assegnandoci,
magari, quegli incentivi utili, affinché tutti possiamo dotarci di questi mezzi
di sicurezza che possano cercare di evitare che tragedie, come quelle che
abbiamo letto nei mesi scorsi su tutti i giornali, si ripetano in futuro.
In un periodo di forte
crisi economica come quello che stiamo attraversando FIT è un punto di
riferimento per migliaia di lavoratori: quali sono i vostri progetti per il
futuro?
Il
nostro obiettivo futuro è rimanere un fulcro nell’attività di incasso della
bollettizzazione, servendoci, però, di bancomat e carte di credito che
permettano di azzerare i costi. È importantissimo, infatti, che la tabaccheria
sia sempre più dotata di strumenti di pagamento a costi zero. In un’Italia dove
gli uffici postali sono destinati a diminuire, è importante che ogni tabaccaio,
presente anche nei più piccoli centri, offra questi servizi in modo efficace. I
tabaccai, che per divenire tali devono seguire dei corsi specifici, devono
essere preparati e portati al contatto col pubblico. La capillarità è il nostro
obiettivo principale, con la consueta “T” di riconoscimento per ogni esercizio commerciale.
Stiamo disegnando per noi e per i nostri utenti un futuro di grande completezza
e professionalità, al servizio di tutti i cittadini.
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