giovedì 24 settembre 2015

Giovanni Catelli: cos’è la Federazione Italiana Tabaccai


La Federazione Italiana Tabaccai è un’Associazione Sindacale che si preoccupa di formare, seguire e tutelare tutti coloro che decidono di aprire una Tabaccheria, un esercizio commerciale dedicato alla compravendita dei tabacchi e al gioco del Lotto, in qualità di concessionario autorizzato dallo Stato, e che fornisce molti servizi utili ai cittadini, in collaborazione con Poste Italiane. Quella del Tabaccaio è una professione nella quale si sono impegnate con dedizione intere famiglie italiane e che spesso, visto il flusso di denaro che deve convogliare, ha messo in pericolo i suoi stessi titolari, come hanno drammaticamente testimoniato alcuni fatti di cronaca raccontati sui giornali negli ultimi mesi. Cosa può fare in proposito un’Organizzazione Sindacale capillarmente presente sul Territorio Nazionale come FIT? Come può sostenere e tutelare i propri utenti, facendo sì che quello del Tabaccaio torni ad essere un mestiere da affrontare con serenità per ogni buon padre di famiglia? Lo abbiamo chiesto a Giovanni Catelli, Vicepresidente Nazionale, che ha provato in prima persona cosa si prova quando in gioco c’è la vita stessa e ci racconta quanto sia importante incentivare la professionalità e la consapevolezza di tutti i fruitori della Federazione, in concerto con le necessità dello Stato e del nostro Paese, così splendidamente complicato.

La Federazione Italiana Tabaccai è un’Organizzazione Sindacale che sostiene i rivenditori su tutto il territorio nazionale. Di cosa vi occupate principalmente? Quali servizi offrite?

La Federazione Italiana Tabaccai si occupa di tutelare i diritti che derivano della vendita di articoli di monopolio: i tabacchi e il gioco del Lotto. Il Tabaccaio è l’unico concessionario diretto autorizzato dallo Stato a gestire questa compravendita e, naturalmente, è tutelato dalla legge in materia. FIT, nella fattispecie, si preoccupa di proteggere il Tabaccaio, permettendogli di svolgere in tranquillità le sue attività, nella consapevolezza della normativa e di tutto ciò che ne consegue.

Facciamo un bilancio di questi anni di attività: quali sono gli obiettivi raggiunti e quali gli ostacoli contro cui vi scontrate quotidianamente?

Negli ultimi dieci anni il panorama commerciale italiano è profondamente cambiato. Il Tabaccaio, infatti, pur essendo l’unico concessionario autorizzato dallo Stato per la vendita di tabacchi e del gioco del Lotto, deve convivere con tutta una serie di esercizi commerciali a lui vicini e affini. FIT ha garantito che, negli ultimi anni, il regime legale al quale i Tabaccai sono sottoposti non subisse particolari cambiamenti, col rischio di mettere in pericolo molte attività sul tutto il Territorio Nazionale, e anzi, che fosse consolidato nelle tutele, grazie anche ad alcune riforme sostanziali. Tutto ciò è stato fondamentale per mantenere salda la fiducia che gli italiani hanno sempre riposto nell’effige della Tabaccheria, come punto di riferimento di ogni comunità, dalle più piccole, alle più popolose.

Cosa significa, al giorno d’oggi, gestire un’Associazione Sindacale? Come si è modificato negli anni l’atteggiamento dei vostri utenti?

L’intero esecutivo, in particolar modo il nostro attuale Presidente, Giovanni Risso, e anche io, in qualità di Vicepresidente, si è particolarmente impegnato, negli ultimi mandati, a informatizzare sempre di più l’attività della Presidenza, ampliando gli uffici provinciali e mantenendo costantemente attive tutte le sedi locali che rendono forte e capillare il nostro Sindacato su tutto il territorio. Noi viviamo e collaboriamo coi tabaccai del nostro Paese quotidianamente, garantendone i diritti, grazie soprattutto alla presenza di ogni mandamento presente nelle varie province, ognuno col proprio ufficio di competenza, dove viene impiegato del personale continuamente aggiornato sugli strumenti informatici di cui siamo dotati.

Non solo storie di esercizi commerciali, ma soprattutto di persone e di famiglie spesso in pericolo, come la cronaca ha recentemente testimoniato. Ci racconti un episodio, un aneddoto, una storia che è rimasta scolpita nella sua memoria.

La Tabaccheria, essendo un fulcro dell’attività di esattoria dello Stato, vista anche la collaborazione con Poste Italiane per l’incasso di tutta la bollettizzazione del nostro Paese, concentra su di sé un flusso di denaro contante all’interno delle proprie casse, che è continuo e voluminoso. Ciò, in un momento di crisi particolare, ci rende oggetto di continui attacchi da parte di banditi e persone in difficoltà di vario genere. Io stesso, tre anni fa, ho vissuto un’esperienza drammatica: la Vigilia di Natale sono stato vittima di una rapina. Due malviventi mi hanno seguito fino alla mia abitazione dove mi hanno assalito, sparando perfino un colpo di pistola per togliermi la borsa, dove, per puro caso, non avevo denaro, ma solo contabilità di negozio, che fortunatamente è servita come mezzo di scambio perché i ladri non irrompessero in casa. Sono stato fortunato e sono orgoglioso di poter dire che la Federazione, in casi simili, è in grado di tutelare il Tabaccaio per mezzo di un progetto importante, nato grazie al nostro Presidente, che ha pensato di creare la cosiddetta “T sicura”, una sorta di sicurezza “passiva” che permetta a tutti i nostri utenti di svolgere in serenità le proprie attività. In qualità di tabaccai non siamo certo intenzionati, infatti, a richiedere un porto d’armi, ma è importante dotarsi di telecamere e di un filo diretto con le forze dell’ordine, in modo tale da metterle in condizione di intervenire in tempo reale. Tutto ciò deve servire da deterrente, naturalmente, per demotivare quanti siano intenzionati a commettere furti e rapine all’interno dei tabaccai, col rischio di mettere in pericolo titolari e dipendenti. La Tabaccheria è una sorta di nucleo familiare, ecco perché chiediamo alla politica di prendersi più cura di noi, non solo come concessionari dello Stato, ma anche come persone e cittadini, assegnandoci, magari, quegli incentivi utili, affinché tutti possiamo dotarci di questi mezzi di sicurezza che possano cercare di evitare che tragedie, come quelle che abbiamo letto nei mesi scorsi su tutti i giornali, si ripetano in futuro.

In un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo attraversando FIT è un punto di riferimento per migliaia di lavoratori: quali sono i vostri progetti per il futuro?

Il nostro obiettivo futuro è rimanere un fulcro nell’attività di incasso della bollettizzazione, servendoci, però, di bancomat e carte di credito che permettano di azzerare i costi. È importantissimo, infatti, che la tabaccheria sia sempre più dotata di strumenti di pagamento a costi zero. In un’Italia dove gli uffici postali sono destinati a diminuire, è importante che ogni tabaccaio, presente anche nei più piccoli centri, offra questi servizi in modo efficace. I tabaccai, che per divenire tali devono seguire dei corsi specifici, devono essere preparati e portati al contatto col pubblico. La capillarità è il nostro obiettivo principale, con la consueta “T” di riconoscimento per ogni esercizio commerciale. Stiamo disegnando per noi e per i nostri utenti un futuro di grande completezza e professionalità, al servizio di tutti i cittadini.


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