In una Bari bella e controversa nessuno Chef sembra
cucinare i tradizionali spaghetti all’Assassina meglio di Colino Stramaglia. Almeno
finché viene ritrovato morto proprio nel suo ristorante, barbaramente ucciso da
qualcuno che sembra aver covato un profondo rancore nei suoi confronti. Ma cosa
avrà fatto di male il povero Stramaglia per aver meritato una fine tanto
atroce? E cosa si nasconde dietro al mondo sempre più competitivo dell’alta
cucina? Tra cuochi, camerieri e stravaganti persone
informate sui fatti, il compito di investigare, per tentare di risolvere
questo mistero, spetta alla strepitosa Lolita Lobosco, il commissario più
affascinante del Mediterraneo, che in questa indagine vede coniugate due tra le
sue più grandi passioni: l’amore e la cucina.
“Spaghetti
all’Assassina”, edito da Sonzogno,
è l’ultima avventura del Commissario Lolita Lobosco, nata dalla penna della
scrittrice Gabriella Genisi. Lo stile della Genisi è fresco, brillante,
discorsivo e ci immerge in un Sud Italia incredibilmente vivido, che va ben
oltre i luoghi comuni, grazie a una capacità descrittiva decisamente non
comune. L’abilità dell’autrice nel delineare i personaggi, in particolar modo
quello di Lolita Lobosco, consegna al lettore una storia dalla quale non ci si
riesce proprio a staccare fino all’ultima pagina
Raccontaci
le genesi del tuo personaggio, il Commissario
Lolita Lobosco, “la poliziotta più bella del Mediterraneo”: chi e che cosa
ti ha ispirato?
Il personaggio del Commissario Lolita nasce
sull'onda emotiva di letture camilleriane
e del conseguente innamoramento verso Salvo Montalbano.
Resami conto che nella letteratura gialla europea i
commissari donna erano pressoché inesistenti, ho abbozzato la figura di Lolita
Lobosco. Ed è venuta bene.
Quando
si riesce a costruire un personaggio così credibile e carismatico, da dare vita
a una serie di romanzi che lo hanno per protagonista, i lettori diventano
sempre più voraci e esigenti. Tu come vivi queste aspettative del pubblico?
Sono un incentivo per l’ispirazione o un piccolo ostacolo in prospettiva di
altri progetti?
Devo molto ai miei lettori, al calore con cui hanno
accolto il mio personaggio. Certo, il rischio è che si faccia un transfert tra l'autrice e la sua
creazione, ma a volte è divertente.
L'unico problema è che scrivere un libro richiede
circa sei o otto mesi di lavoro, loro invece lo leggono in due giorni e poi mi
scrivono: "Quando esce quello nuovo?".
A parte questo, indubbiamente, mi piacerebbe
pubblicare altro, infatti ho già un paio di progetti in cantiere.
Il
giallo, in tutte le sue declinazioni, è decisamente il tuo genere. Che
scrittrice sei? Quando hai scoperto questa passione e da dove nasce la tua
esigenza di scrivere?
Sei
riuscita a fare del tuo più grande talento un mestiere: che ostacoli hai
incontrato e incontri ancora adesso nel tuo percorso? Cosa significa, al giorno
d’oggi, collaborare con un grande Editore? Che consiglio ti senti di dare a chi
volesse seguire le tue orme?
Al momento non ho incontrato ostacoli, ma il mondo
editoriale non è un mondo semplicissimo, è difficile dare consigli in merito.
E non è facile se parti facendo la casalinga in un
paese del Sud. Ma, a passi di formichina, sono riuscita anche ad essere
tradotta anche negli Stati Uniti. Ho avuto la fortuna di essere messa sotto
contratto dalla Marsilio, gruppo RCS e questo per me è motivo di
orgoglio.
A
cosa stai lavorando attualmente? Nuovi misteri da svelare e omicidi da
risolvere? Raccontaci quali sono i tuoi
progetti per il futuro.
Adesso sono impegnata con la promozione dell’ultima
avventura di Lolita “Spaghetti all’Assassina” da poco in tutte le librerie. Tra
qualche mese mi rimetterò al lavoro e Lolita ricomincerà a indagare.
Grazie per le belle domande
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