giovedì 6 agosto 2015

Gabriella Genisi: mistero, spaghetti e la poliziotta più bella del Mediterraneo


In una Bari bella e controversa nessuno Chef sembra cucinare i tradizionali spaghetti all’Assassina meglio di Colino Stramaglia. Almeno finché viene ritrovato morto proprio nel suo ristorante, barbaramente ucciso da qualcuno che sembra aver covato un profondo rancore nei suoi confronti. Ma cosa avrà fatto di male il povero Stramaglia per aver meritato una fine tanto atroce? E cosa si nasconde dietro al mondo sempre più competitivo dell’alta cucina? Tra cuochi, camerieri e stravaganti persone informate sui fatti, il compito di investigare, per tentare di risolvere questo mistero, spetta alla strepitosa Lolita Lobosco, il commissario più affascinante del Mediterraneo, che in questa indagine vede coniugate due tra le sue più grandi passioni: l’amore e la cucina.
“Spaghetti all’Assassina”, edito da Sonzogno, è l’ultima avventura del Commissario Lolita Lobosco, nata dalla penna della scrittrice Gabriella Genisi. Lo stile della Genisi è fresco, brillante, discorsivo e ci immerge in un Sud Italia incredibilmente vivido, che va ben oltre i luoghi comuni, grazie a una capacità descrittiva decisamente non comune. L’abilità dell’autrice nel delineare i personaggi, in particolar modo quello di Lolita Lobosco, consegna al lettore una storia dalla quale non ci si riesce proprio a staccare fino all’ultima pagina


Raccontaci le genesi del tuo personaggio, il Commissario Lolita Lobosco, “la poliziotta più bella del Mediterraneo”: chi e che cosa ti ha ispirato?

Il personaggio del Commissario Lolita nasce sull'onda emotiva di letture camilleriane e del conseguente innamoramento verso Salvo Montalbano.
Resami conto che nella letteratura gialla europea i commissari donna erano pressoché inesistenti, ho abbozzato la figura di Lolita Lobosco. Ed è venuta bene.

Quando si riesce a costruire un personaggio così credibile e carismatico, da dare vita a una serie di romanzi che lo hanno per protagonista, i lettori diventano sempre più voraci e esigenti. Tu come vivi queste aspettative del pubblico? Sono un incentivo per l’ispirazione o un piccolo ostacolo in prospettiva di altri progetti?

Devo molto ai miei lettori, al calore con cui hanno accolto il mio personaggio. Certo, il rischio è che si faccia un transfert tra l'autrice e la sua creazione, ma a volte è divertente.
L'unico problema è che scrivere un libro richiede circa sei o otto mesi di lavoro, loro invece lo leggono in due giorni e poi mi scrivono: "Quando esce quello nuovo?".
A parte questo, indubbiamente, mi piacerebbe pubblicare altro, infatti ho già un paio di progetti in cantiere. 

Il giallo, in tutte le sue declinazioni, è decisamente il tuo genere. Che scrittrice sei? Quando hai scoperto questa passione e da dove nasce la tua esigenza di scrivere?

Non so dire che scrittrice sono, so solo che scrivo per passione, è solo quello che mi piace. La scrittura arriva dieci anni fa in seguito a un grande dolore, ma probabilmente era in nuce già da molto tempo, per via delle continue letture che, da sempre, accompagnano la mia vita.


Sei riuscita a fare del tuo più grande talento un mestiere: che ostacoli hai incontrato e incontri ancora adesso nel tuo percorso? Cosa significa, al giorno d’oggi, collaborare con un grande Editore? Che consiglio ti senti di dare a chi volesse seguire le tue orme?

Al momento non ho incontrato ostacoli, ma il mondo editoriale non è un mondo semplicissimo, è difficile dare consigli in merito.
E non è facile se parti facendo la casalinga in un paese del Sud. Ma, a passi di formichina, sono riuscita anche ad essere tradotta anche negli Stati Uniti. Ho avuto la fortuna di essere messa sotto contratto dalla Marsilio, gruppo RCS e questo per me è motivo di orgoglio. 

A cosa stai lavorando attualmente? Nuovi misteri da svelare e omicidi da risolvere? Raccontaci quali sono i tuoi progetti per il futuro.

Adesso sono impegnata con la promozione dell’ultima avventura di Lolita “Spaghetti all’Assassina” da poco in tutte le librerie. Tra qualche mese mi rimetterò al lavoro e Lolita ricomincerà a indagare.

Grazie per le belle domande

Nessun commento:

Posta un commento