Vani
è una ragazza timida e introversa che ha fatto del suo intuito non comune un
mestiere da esercitare ben lontana dalle luci della ribalta. Vani, infatti, è
una ghostwriter: scrive libri sui
quali altri autori mettono il loro nome e il loro volto, cercando di seguirne
lo stile il più possibile, pur senza incontrarli mai. Fino al giorno in cui il
suo editore le impone di conoscere Riccardo, uno scrittore importante, col
quale Vani instaura un legame più profondo di quel che avrebbe voluto. I due
creano insieme un libro che ha moltissimo successo e, ben presto, Riccardo
sembra dimenticarsi della loro sintonia. Vani è delusa e ferita, ma cerca di
risollevarsi, gettandosi sul lavoro, almeno finché non le accade qualcosa di
davvero inaspettato. Una scrittrice per la quale sta lavorando viene rapita e
uno strano Commissario di Polizia,
che sembra aver percepito le straordinarie capacità intuitive di Vani, vuole il
suo aiuto per investigare e risolvere il caso. Tra inganni, misteri e
inaspettati colpi di scena, davanti a Vani si aprono molte strade: per la prima
volta nella sua esistenza l’imprevedibilità della vita prende il sopravvento,
diventando perfino più avventurosa di un romanzo. Chi ha rapito la scrittrice?
Come comportarsi con Riccardo, che è stranamente tornato nella sua vita? E chi
è veramente il misterioso Commissario che crede tanto in lei? Per Vani è giunto
il momento di uscire dall’ombra: un libro può salvare una vita.
“L’imprevedibile piano
della scrittrice senza nome”, edito da Garzanti, è forse il debutto più sorprendente
e riuscito dell’ultimo anno. Alice Basso,
una vita dedicata alle tante sfaccettature della scrittura, non è solo una
redattrice di grande professionalità, ma soprattutto una scrittrice di
straordinario talento. Il suo stile pulito e divertente, rende il suo primo
romanzo incredibilmente spassoso, vista la sua capacità di intrecciare la
complessità delle relazioni umane al fascino di un mistero da risolvere, il tutto
proprio nel complicato e spesso imprevedibile mondo dell’editoria, che lei
conosce a fondo. Una lettura imperdibile, soprattutto perché è solo il primo
capitolo di una serie che avrà Vani come protagonista e la vedrà crescere e
cambiare coi suoi lettori, prendendo sempre più consapevolezza del suo dono: un intuito davvero infallibile. Un
libro che, una volta iniziato, vi dispiacerà dover lasciare, quando sarete
arrivati alla fine.
Raccontaci la genesi del
tuo libro d’esordio “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome”, un
romanzo sul valore della scrittura, in bilico tra amore e mistero: cosa ti ha
ispirato durante la stesura?
Beh, io lavoro nel mondo dell'editoria. Faccio la
redattrice, la traduttrice, talvolta la valutatrice di inediti, per alcune
piccole case editrici. È stato naturale trarre ispirazione dall'ambiente che
conosco e che frequento tutti i giorni, anche perché il primo sacrosanto
comandamento dello scrittore è scrivi di
quello che conosci, e, nel mio caso, non solo si tratta di un contesto
che conosco bene, ma pure parecchio divertente e portatore di spunti spesso
esilaranti.
Vani, la protagonista del
tuo romanzo, è una ragazza apparentemente schiva, ma molto curiosa e sensibile,
affamata di storie. E tu che scrittrice sei? Quando hai scoperto questa
passione e da dove nasce la tua esigenza di scrivere?
Io credo che la mia storia sia abbastanza banale (so
che mi tiro la zappa sui piedi, che mi tornerebbe utile dipingermi come un personaggio
unico e affascinante, ma che ci posso fare? La verità è la verità!). Insomma,
come succede a migliaia, forse milioni di bambini, io ho iniziato sin da
piccola a scrivere e poi semplicemente non mi sono più fermata. Sai quante
persone conosco che hanno vissuto esattamente lo stesso? Quelle botte d'ispirazione per cui tardi ad
addormentarti la sera, perché ti è venuta un'idea per una nuova storia... La fregola che ti coglie nei momenti più
impensati, per cui ti metteresti ad appuntarti spunti o pensieri anche sugli
scontrini della spesa... Quasi tutte le persone che conosco che hanno la
passione per la scrittura, condividono queste esperienze e sanno perfettamente
di cosa sto parlando!
È ancora possibile, oggi,
secondo te, fare della scrittura una professione a tempo pieno? Che ostacoli
hai incontrato e incontri ancora oggi lungo il tuo percorso?
Io, in effetti, non faccio la scrittrice a tempo
pieno e penso che siano molto molto rari (specie in Italia) i casi di coloro
che ci riescono. Infatti una cosa che dico sempre a chi mi chiede consigli o
illuminazioni su come diventare scrittore è di abituarsi a scrivere anche
quando gli sembra di non avere tempo, forze o testa. C'è un sacco di gente che
"sta scrivendo un libro" da anni e anni, ma di fatto non ci si mette
mai seriamente d'impegno, perché "non ha tempo". Ecco, io dico sempre
che se, un domani, diventerai uno scrittore, il tempo lo dovrai trovare, perché
difficilmente camperai di soli diritti d'autore, quindi o ti abituerai a
conciliare il lavoro che ti fa portare a
casa la pagnotta con la scrittura, o dovrai abbandonare la seconda.
Ogni autore di talento
deve essere anche un buon lettore: a quale romanzo sei più legata e che libro
c’è, al momento, sul tuo comodino?
Ti confesso che ho una particolare predilezione per
i romanzi per ragazzi, che conosco bene anche per ragioni di lavoro. La
letteratura per ragazzi mi sembra ancora una delle più "pulite" e
"oneste" del mondo, nel senso che è ancora relativamente poco inquinata
dal marketing e dalle influenze della pubblicità: un libro per ragazzi o è
buono, e allora viaggia per passaparola, o non lo è, e se al giovane lettore
non piace a poco servono gli sforzi che l'ufficio marketing avrà fatto per pomparlo. Il mio romanzo preferito in
assoluto è, non a caso, almeno apparentemente, un libro d'avventura per
ragazzi: "La principessa sposa", di William Goldman. Dico apparentemente, perché, in realtà, è un
romanzo fortemente intriso di ironia, talvolta anche di satira e di lezioni di
vita anche profonde, che un lettore più adulto può cogliere e apprezzare ancora
meglio di un ragazzino. Un romanzo multistrato in cui ogni strato è pieno di
sapore, come una torta riuscita benissimo!
A cosa stai lavorando attualmente?
Parlaci dei tuoi progetti per il futuro.
Questa domanda mi fa sempre particolarmente felice,
perché mi dà l'occasione di annunciare che è previsto un seguito delle
avventure di Vani e del suo amico commissario. Infatti, "L'imprevedibile
piano della scrittrice senza nome" nasce come storia destinata a far
incontrare questi due personaggi, la ghostwriter
e l'investigatore, in modo che formino una squadra destinata a indagare insieme
anche su casi futuri. Il secondo caso è appunto in lavorazione, e dovrebbe
uscire l'anno prossimo!
Nessun commento:
Posta un commento