Una laurea in architettura in tasca e una sconfinata
passione per qualsiasi forma d’arte, unita al grande entusiasmo per la
condivisione di quello che non è più solo un semplice passatempo: Mauro Rubini,
Presidente dell’Associazione Artistica e Culturale ABC art di Roma, è
pronto a raccontarsi in un’intervista esclusiva e noi non vediamo l’ora di farci i fatti suoi.
Quella
per l’Arte è una passione che coltivi da sempre: cosa ti ha spinto a fondare
un’Associazione che si occupi di questi temi? Che messaggio ti preme
diffondere? Spiegaci come è nata quest’avventura e quali sono stati gli
ostacoli che hai dovuto superare.
Fin
da piccolo sono stato affascinato dalle matite, dai colori e dai pennelli con i
quali rendevo visibile il Mondo percepito da me. Non mi è mai interessato
rappresentare il Reale per quello che effettivamente è, come nella fotografia,
ma desidero trasmettere a chi guarda le mie opere un senso di tranquilla serenità attraverso paesaggi e ambienti
naturali con pochi e essenziali elementi grafici.
L’Associazione
che ho fondato, come lo stesso nome, ABC art, già lascia intuire, vuole dare
spazio, non in modo accademico e pomposo, ma con semplicità, a tutti quelli che
desiderano esprimere i propri sentimenti attraverso i canali del fare: un dipinto, una poesia, una
scultura, una fotografia. Vorrei che nessuno giudichi severamente la tecnica,
che a volte è pura sperimentazione e quindi può portare a imperfezioni, ma
apprezzi la voglia di comunicare e condividere con la gente le proprie
passioni.
In
passato ho provato a entrare nel Mondo dell’Arte in modo tradizionale, sottoponendo i miei lavori a gente esperta, e mi sono
sentito respingere perché, essendo giovane, non avevo un curriculum adeguato.
Ciò che sempre mi veniva richiesto per crescere artisticamente era un
contributo economico per poter esporre i miei lavori, spesso senza neanche
avere il piacere di mostrarli preventivamente a chi avrebbe dovuto darmi spazio
e credere in me come artista: ciò che contava era solo affittare una parete. Potete immaginare il dispiacere e la
disillusione. Così ho deciso di dare voce a tutti quelli che, come me, credono
nell’arte, semplicemente arte, senza
altri fini legati, inevitabilmente, a fattori economici.
La
parte più ostica dell’iter di
creazione dell’Associazione è stata quella burocratica: ci è voluta molta
pazienza, ma alla fine sono riuscito a snodare la matassa e a dar vita a quella
che, credo, sia una realtà piccola, ma in continua crescita nella mia città.
Che
artista sei? Come concili il tuo ruolo di Presidente con il tempo che dedichi
alle tue Opere? Illustraci le tecniche che prediligi e perché.
Mi
documento e seguo corsi di specializzazione, ma, fondamentalmente, sono un
artista autodidatta: nel corso degli
anni ho capito che mi piace sperimentare, ma soprattutto, dopo una “breve, ma
intensa” parentesi lavorativa presso un grande negozio di bricolage, che mi piace il legno!
Le
opere che attualmente mi gratificano maggiormente sono quelle realizzate con
marmi e legni pregiati che ho definito “quadricultura”, perché non sono
sculture a tutto tondo, ma neanche semplici bassorilievi: con i miei lavori
voglio superare il vincolo delle due dimensioni della pittura, altezza e
larghezza della tela, per proiettarmi
nella terza dimensione, la profondità reale, e entrare nello spazio, dialogando con lo spettatore.
A
quale Movimento Artistico del passato ti rifai? Cosa ti ispira, invece,
oggi?
Non
mi ispiro a nessun artista o Movimento in particolare, ma da tutti quelli che
conosco, per studi o caso fortuito, soprattutto giovani artisti emergenti,
cerco di trarre il meglio, che a mio avviso consiste nel trasmettere al
fruitore emozioni che si legano alla bellezza e alla serenità d’animo.
Sei
un artista, ma, in qualità di Presidente, curi anche la maggior parte delle
Mostre organizzate in Galleria. Raccontaci pregi e difetti degli artisti di
oggi.
Fondare
e dirigere ABC art mi dà la grande opportunità di conoscere tanti artisti
emergenti che molto spesso non sono legati a studi accademici e che mi offrono
spunti sempre nuovi per i miei lavori. Di sicuro gestire tanti artisti, ognuno
con la sua speciale visione della Realtà, non è facile, ma l’arricchimento che
ne ricevo è tale da riuscire a sopportare, senza troppa fatica, anche i piccoli capricci dei miei colleghi.
Sappiamo
che ABC art non è solo un’Associazione Artistica e Culturale, ma anche
un’interessante realtà profondamente legata al quartiere di Roma in cui si
trova: Garbatella. Come siete stati accolti dagli abitanti della zona? Fai un
bilancio di questi primi tre anni di attività e svelaci quali sono i buoni
propositi e i progetti per il nuovo anno.
Il
quartiere Garbatella, apprezzato in tutto il Mondo per il suo stile
architettonico, abbraccia una concezione di vita nata nei primi anni del
Novecento e che aveva come scopo quello di riportare la natura nella città, la
cosiddetta Garden City. Anche se, ultimamente,
la zona è stata trascurata dalle istituzioni, che la dovrebbero salvaguardare di
più, rappresenta per me la culla ideale per le arti e la cultura!
In
questi tre anni di attività, prima un poco in sordina, e poi sempre con
maggiore interesse, la gente del posto ha manifestato grande apprezzamento per
gli eventi che realizziamo, sia mostre di arti visive, sia presentazioni di
libri di narrativa, poesia o saggistica.
Mi
sento di parlare a nome di tutti gli artisti e collaboratori che, con me, si
impegnano nelle attività dell’Associazione: ci auguriamo che con l’andare del
tempo, grazie anche al nostro piccolo contributo, le Arti non siano più appannaggio di un ristretto pubblico di
persone altolocate, ma che siano sempre più vive,
pulsanti, propositive, e soprattutto un aspetto irrinunciabile della vita
quotidiana di tutti, a tutte le età.
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