mercoledì 19 settembre 2018

Claudio Lattanzi: vi svelo i misteri della Tuscia



Non c’è niente di più evocativo e affascinante, soprattutto nel momento di transizione tra l’estate e l’autunno, dei paesaggi del viterbese e della Tuscia in particolare, sia dal punto di vista naturalistico e panoramico, sia dal punto di vista storico e culturale. Nonostante ciò, ancora oggi, il territorio della Tuscia è quasi totalmente sconosciuto al turismo e, quindi, inesplorato anche da parte dei visitatori di passaggio, a eccezione di chi ha la fortuna di viverci tutto l’anno. A illustrarci questa zona, partendo dalle curiosità che riguardano leggende e misteri che ruotano attorno alla regione da tempo immemore, ci ha pensato Claudio Lattanzi col suo libro “Tuscia misteriosa e insolita”, Intermedia Edizioni.
A coronamento della sua carriera di saggista tra cronaca, politica e attualità, il giornalista ed editore Claudio Lattanzi si è dedicato a svelare i segreti e la storia dei luoghi della Tuscia in cui, in passato, sono accaduti fatti apparentemente inspiegabili o legati a miti che ancora oggi esercitano un forte ascendente sugli abitanti del luogo, tra religione, scienza ed esoterismo. Dai sempre più noti e giganteschi mostri del Parco di Bomarzo, all’introvabile tomba di Papa Alessandro IV, passando attraverso le presunte presenze del Lago di Vico e il complesso di misteriose tombe etrusche nei pressi del Lago di Bolsena, la Tuscia è, senza dubbio, una terra tutta da scoprire e riscoprire da molti punti di vista. Questo testo, non solo squisitamente divulgativo, ma anche redatto col suggestivo trasporto di chi sta scrivendo ciò che vorrebbe leggere, adattando il proprio stile alla curiosa voracità di chi ama leggere, è solo una delle perle con cui Intermedia Edizioni, la piccola Casa Editrice diretta dallo stesso Claudio Lattanzi assieme alla socia Isabella Gambini, sta deliziando un crescente numero di lettori. Il primo di quella che ci auguriamo sarà una serie di libri dedicati ai misteri dell’Italia, vista la ancor più recente uscita di “Umbria esoterica e occulta”, sempre a cura di Claudio Lattanzi.  


Una terra sorprendente e misteriosa, i cui boschi rigogliosi sono disseminati di enigmi ancora irrisolti, nonostante secoli di studi e ricerche: in “Tuscia misteriosa e insolita”, Intermedia Edizioni, hai raccontato e cercato di far luce su alcuni di questi fatti inspiegabili. Rivelaci la genesi di questo libro: cosa ti ha ispirato durante la stesura? Cosa volevi comunicare?

È piuttosto strano che, pur essendo dotata di moltissimi elementi attrattivi, la Tuscia sia ancora esclusa dai flussi turistici che contano.  Si tratta, invece, di una terra ricchissima di storia oltre che di bellezze naturali e questo libro, dedicato agli aspetti più insoliti e misteriosi del territorio, vuole essere un omaggio alla cultura del territorio, con la piccola ambizione di poter costituire un tassello in un’opera di promozione che non è stata ancora avviata in pieno.

Nella tua prolifica carriera di autore non è la prima volta che ti occupi di inchieste e misteri legati al nostro Paese e anche alle tue terre d’origine: da dove deriva questa curiosità per la storia, la politica, l’attualità e perfino l’occulto?

È sicuramente legata a una serie di interessi personali, nel senso che in fondo scrivo dei libri che comprerei se li trovassi in libreria, essendo prima di tutto un lettore accanito e onnivoro. Individuare un punto di sintesi tra argomenti che attraggono così tanto l’autore, da dedicare a ognuno di essi vari mesi di intenso lavoro, ma anche capaci di suscitare la curiosità del pubblico, costituisce la vera sfida di chi si dedica alla scrittura con un intento divulgativo, oltre che come percorso individuale.

Che scrittore sei? Da cosa nasce la tua esigenza di scrivere? Quanto conta la ricerca sul campo e la diretta conoscenza di un territorio per la stesura di un saggio tra storia e attualità?

Sono uno di quelli che puntano tutto sul metodo. Mutatis mutandis una versione ridotta ed impropriamente accostabile al Garcia Marquez che, ogni mattina, indossava una tuta da operaio con la quale si dedicava per ore al mestiere della scrittura. Avere una conoscenza diretta dei luoghi è importante, anche se spesso sopravvalutiamo l’idea del viaggio. Viaggiare senza riuscire a entrare in connessione con lo spirito dei luoghi equivale solamente a spostarsi e ogni volta si deve invece equilibrare ciò che vediamo con ciò che sentiamo, perché le cose che ci appaiono davanti agli occhi le abbiamo già pensate, fantasticate, elaborate.



Oltre che autore e scrittore, sei anche editore. Facciamo un bilancio di questa esperienza, tra difficoltà e obiettivi raggiunti: cosa significa dedicarsi alla scrittura e all’editoria in un Paese come il nostro? Raccontaci la storia di Intermedia Edizioni.

Fare l’editore, soprattutto il piccolo editore, non è mestiere per deboli di cuore, né per chi ambisce a viaggiare in Porsche. Spesso si concepisce questa attività come una mera vocazione culturale, quando invece è anche una ordinaria e complicata impresa economica. Le difficoltà del settore sono note soprattutto in un Paese in cui la lettura incontra tante difficoltà. Vendere libri senza poter disporre della potenza di fuoco di un grande gruppo editoriale è una bella fatica e per riuscire a farlo è sempre necessario fare un’analisi preliminare sulla “nicchia editoriale” a cui quel testo si indirizza, ovvero il segmento di mercato a cui è destinato ogni singolo libro.  Non si tratta affatto di una scienza esatta e, in fondo, la differenza tra chi è costretto a chiudere e chi ottiene dei successi è direttamente proporzionale alla quantità di volte in cui si è trovata la giusta nicchia o si è fatto flop. Nell’editoriale vale anche la distinzione giornalistica tra le notizie interessanti e quelle importanti. Non sempre i libri belli vendono tanto; molte volte per un editore è molto più importante capire se dietro a un libro esista o meno una comunità di lettori pronta ad accoglierlo, sostenerlo e farlo crescere. I libri belli vendono tanto solo se esiste un’azione di marketing potente; la storia del passaparola a volte funziona, molte altre volte rassomiglia a un mito a cui autore ed editore si affidano compiendo un atto di fede.

A cosa stai lavorando attualmente? Svelaci quali sono i tuoi progetti per il futuro, sia come autore, sia come editore.
             
Come editori, insieme alla mia socia Isabella Gambini, abbiamo tutta l’intenzione di far crescere ulteriormente Intermedia Edizioni. Come autore, è appena uscito il nuovo libro dal titolo “Umbria esoterica e occulta”, un saggio che propone una chiave di lettura inedita della regione e una rivisitazione di luoghi e di alcuni personaggi secondo il punto di vista esoterico. Una parte del libro è dedicata al fenomeno sotterraneo delle sette e delle associazioni religiose più o meno eccentriche che hanno scelto la terra di San Francesco come luogo d’elezione per insediarsi, quasi sempre per motivi tutt’altro che casuali.


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