Cara mamma,
per lungo tempo mi è
sembrato solo un desiderio irrealizzabile, ma, adesso che sogno e realtà sono
sempre più vicini, posso dirlo sorridendo: un Fiocco Rosa è in arrivo e io non
mi sono mai sentita più figlia di ora che sto per diventare madre.
Si può scegliere di non
essere madri, ma non si smette mai di essere figlie: un’ovvietà che si scopre
solo col passare degli anni, quando, gelose della nostra identità tanto
faticosamente costruita, ci confrontiamo con la vita, intensa e imprevedibile.
Le mamme hanno uno
speciale sesto senso quando si tratta di figlie. Certo, ognuna ha la propria
personalità: alcune sanno fare le torte più soffici al mondo, altre redigere i
bilanci di grandi aziende, poche, fortunatamente, entrambe le cose! Ma tutte,
quando danno un consiglio alle proprie figlie, difficilmente sbagliano. Spesso
noi figlie ce ne accorgiamo immediatamente e ci lasciamo guidare, ma
altrettanto frequentemente ce ne rendiamo conto dopo settimane, mesi, anni e
commettiamo errori, proprio come hanno fatto le nostre mamme prima di noi:
ammaccate, ma mai alle corde.
Già lo immagino e mi fa
sorridere: tua nipote vorrà assomigliarti tanto quanto non ho voluto
assomigliarti io in tutti questi anni e spero che resteremo il più a lungo
possibile tre generazioni di donne a confronto, che continuano a crescere
insieme, in vortici destinati a ripetersi anche in un Mondo di spazi immensi, che
ci allontana sempre più.
Me lo hai detto pochi
giorni fa, stupendomi come fai ogni giorno: “Quando ti metti in testa una cosa,
è impossibile farti cambiare idea, Ale, ma solo io so bene che, sotto quello
strato di pietra sei fatta di zucchero!”. E hai aggiunto: “Proprio come tuo
padre…”.
Grazie…
Con amore,
Tua Figlia,
Alessandra.
Grazie
a tutte le lettrici e a tutti i lettori e a presto, con nuove imperdibili storie e sorprese!
Stupenda!!!!!
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