Nessuna
come lei ha raccontato crimini, delitti e misteri della Capitale, approfondendo
con chiarezza e rigore, nel suo ultimo libro, le storie di giovani assassini
che si sono macchiati di tragici fatti di sangue lungo tutta la Penisola: si
tratta di Flaminia Savelli,
giornalista e scrittrice di grande professionalità ed esperienza.
Flaminia
Savelli si occupa di cronaca nera da molti anni e, dopo aver pubblicato con
Newton Compton diversi volumi di approfondimento circa i più noti casi di
cronaca che hanno tinto di sangue le strade di Roma, ha pubblicato il saggio “Giovani, carini ma assassini”, edito
nuovamente da Newton Compton, nel
quale racconta, con lo stile pulito e pungente che la contraddistingue anche
come giornalista, le storie di giovani assassini al di sotto dei trent’anni
che, coi loro crimini, hanno sconvolto l’opinione pubblica italiana,
spaccandola spesso a metà circa i trattamenti da adottare.
Tra
le tante storie raccontate, Flaminia Savelli si è occupata, ad esempio, delle
Bestie di Satana, dell’omicidio di Elisa Claps e del duplice omicidio di Novi
Ligure, ripercorrendo fedelmente le varie piste investigative seguite dagli
inquirenti e le vicende giudiziarie che hanno garantito la scoperta della
verità processuale in merito a tanto sangue versato. Una penna dallo stile
diretto e scorrevole, in grado di far riflettere e ragionare anche là dove la
ragione sembra vacillare, offuscata dal buio della violenza.
Si dice che la passione
per la cronaca nera scorra nelle vene di chi se ne occupa, proprio come il
sangue che caratterizza i fatti che vengono narrati. Quando e come nasce il tuo
interesse per questo settore? Cosa vuoi comunicare?
Ho
iniziato a scrivere di cronaca nera per La Repubblica. Ho seguito casi che poi
sono diventate storie per i miei libri. Un'occasione per approfondire e per
conoscere da vicino le vittime e il contesto criminale in cui molti delitti
romani e nazionali si sono consumati. L'intenzione è quella di raccontare più che comunicare...
Tra crimini, delitti e
misteri, grande protagonista dei tuoi saggi è Roma, la tua città d’origine.
Cosa ti lega alla Capitale e come mai hai deciso di approfondirne i segreti
nella tua carriera di autrice?
Una
città come Roma offre molti spunti di riflessione. Quello che emerge è che, in
realtà, contrariamente a quanto si pensa, i delitti non si consumano solo in periferia.
L'omicidio di Simonetta Cesaroni, in un elegante palazzo del centro, ne è un
esempio non isolato. Ma se i primi tre libri parlano solo della Capitale,
nell'ultimo, "Giovani, carini ma assassini", Newton Compton, il contesto
si allarga a tutto il Paese, approfondendo molti più casi.
Ti senti più una
giornalista o una scrittrice? Come coniughi queste due professioni solo
apparentemente diverse? Qual è, o quale potrebbe essere, il ruolo
dell’informazione e dell’approfondimento nella risoluzione dei casi di cui ti
occupi?
I
miei libri rispecchiano lo stile della cronaca asciutta, dunque resto una
giornalista anche quando mi approccio alla stesura di un testo più corposo. Quando
mi occupo di un caso per La Repubblica capisco quasi subito se può diventare
materiale anche per una storia dei miei libri, ormai ho sviluppato un certo
sesto senso al riguardo.
Nella
cronaca degli ultimi anni spesso abbiamo assistito a dei colpi di scena grazie
a documenti inediti che colleghi giornalisti o scrittori hanno fornito agli
inquirenti, quindi anche l’informazione ha un ruolo importante. In realtà,
personalmente, mi occupo principalmente di casi risolti, dove gli investigatori
sono già risaliti all’assassino e al movente. Quelli irrisolti appartengono a
un passato lontano.
Raccontaci un episodio,
un aneddoto, una storia che, tra le tante che hai studiato e approfondito è
rimasta maggiormente impressa nella tua memoria di professionista e nel tuo
cuore di donna.
Nell'ultimo
libro ho raccontato le storie di giovanissimi criminali che hanno sconvolto il
Paese con efferati delitti. Di certo, tutte le storie di questi adolescenti che
improvvisamente sono diventati assassini mi hanno molto colpita, come
professionista e come donna.
A cosa stai lavorando
attualmente? Svelaci quali sono i tuoi progetti per il futuro.
Sto
lavorando molto, come sempre, ma, al momento, non svelerò ancora nulla…
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