sabato 2 aprile 2016

Autismo e Mondo del Lavoro: quando la Vita entra nelle Aziende


Da Roma a New York, da Toronto a Rio, alcuni tra i principali monumenti e palazzi istituzionali di tutto il mondo oggi torneranno a tingersi di blu, perché il 2 aprile è la data scelta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite come Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo.
Si sta facendo molto per comprendere la realtà che si cela dietro a chi soffre di questi disturbi, caratterizzati da una gamma piuttosto ampia di manifestazioni e che costituiscono, dunque, un mondo parallelo col quale è doveroso e necessario entrare sempre più in contatto.
Se, da una parte, la ricerca sta facendo dei passi in avanti per la diagnosi precoce di tutti i Disturbi dello Spettro Autistico, grazie anche allo stanziamento di nuovi fondi da parte del Ministero della Salute, dall’altra è importante che tutti acquisiamo una consapevolezza sempre maggiore del fatto che l’autismo è una condizione che va compresa, accettata e valorizzata all’interno della società per il contributo sorprendente che può dare nella vita di tutti i giorni.
Non solo, dunque, una patologia da studiare, ma anche una qualità che caratterizza migliaia di persone al mondo che hanno il dovere e il diritto di integrarsi il più possibile in una società che non dovrebbe mai stancarsi di promuoverne l’autonomia e la dignità.
Cerchiamo di andare oltre l’immagine del bambino autistico, spesso isolato perché comunica con difficoltà e segue fasi di sviluppo differenti dagli altri, e immaginiamo questo bambino diventare adulto e desiderare nient’altro che realizzazione personale e felicità. Da sempre una delle principali fonti di soddisfazione e rispettabilità per l’uomo è proprio il lavoro e dunque, anche a chi viene diagnosticato un Disturbo dello Spettro Autistico deve essere garantito il diritto a una edificante occupazione lavorativa, compatibile con le sue qualità e con l’intensità della patologia diagnosticata.
In un mondo del lavoro dilaniato dalla crisi economica è facile che i pochi autistici che riescono a trovare un lavoro finiscano col perderlo dopo poco tempo, poiché le aziende non attuano piani idonei all’inserimento di queste persone nel tessuto aziendale, affinché i benefici tratti siano reciproci.
Coniugare autismo e mondo del lavoro non è, tuttavia, una semplice utopia. Ci sono realtà aziendali d’eccellenza in cui questo traguardo è diventata una tangibile realtà di vita, grazie all’impegno di tutti.
Lorenzo Arpea ha quasi ventiquattro anni, due grandi occhi castani e un folto garbuglio di capelli ricci. È un ragazzo timido, spiritoso, appassionato di fotografia e di computer. Da oltre un anno Lorenzo lavora in FIT, Federazione Italiana Tabaccai, nel gruppo Press & Image 2001, la società che, per contro della Federazione, cura la comunicazione e i rapporti con i tabaccai associati. Lorenzo ha la Sindrome di Asperger, uno dei disturbi pervasivi dello sviluppo classificato tra i Disturbi dello Spetto Autistico comunemente definiti ‘ad alto funzionamento’.
La Blog-Inchiesta che segue racconta la storia di Lorenzo e del suo ingresso nel mondo del lavoro attraverso le voci e le testimonianze di Lorenzo stesso e di tutti coloro che lo hanno affiancato e sostenuto:
  • Simona Datti, la Tutor di Lorenzo, fondatrice e Presidente di Giuliaparla Onlus, un’Associazione che si occupa di seguire gli autistici in molte attività della loro vita, incluse le ore lavorative, per promuoverne l’inserimento e la comunicazione con gli altri;
  • Anna Maria Alonzi, la mamma di Lorenzo, che, non solo ha imparato a conoscere la lingua dei suoi figli, ma si batte perché siano loro stessi a insegnarla al mondo, anche grazie all’aiuto di Associazioni no profit come il Gruppo Asperger Onlus;
  • il gruppo di lavoro di Press & Image 2001, la società che cura la comunicazione di FIT e presso la quale Lorenzo svolge il suo lavoro, una squadra affiatata che ha saputo accoglierlo senza pregiudizi, superando insieme le paure e le difficoltà iniziali e accogliendo in pieno la filosofia di Giovanni Risso, Presidente Nazionale FIT, sempre attento alle iniziative di carattere sociale;
  • Massimo Piano, Direttore del Personale della Federazione Italiana Tabaccai, che ha avuto il merito di comprendere non solo i benefici che la presenza di Lorenzo avrebbe portato all’azienda dal punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto per quel che riguarda l’aspetto umano.

Una storia di vita e di lavoro, di speranza e di quotidianità, di coraggio e di confronto, dove la vera normalità è l’orgoglio di essere eccezionali.


“La mia esperienza lavorativa è iniziata come tirocinante nel 2010, quando ho vinto il concorso fotografico “Vivere di Periferia”. La fotografia, infatti è la mia passione e, nel 2011 sono riuscito a prendere l’attestato di Synergia per Illustrator e Photoshop.Nel 2012 ho lavorato come tutor d’aula per un corso di formazione dell’Istituto Agrario ed è stata davvero una bella esperienza: ho conosciuto nuovi amici e ho imparato tante cose, così mi sentivo pronto a fare di più.Nel 2014, infatti, ho ottenuto il mio primo stage in FIT, Federazione Italiana Tabaccai. L’anno dopo ho ottenuto il mio primo contratto: ho iniziato a lavorare il 3 febbraio 2015, credo che non lo dimenticherò mai. Mi trovo bene, ci sono delle colleghe tanto belle, simpatiche e a volte ‘comiche’, come Federica e Lucrezia. Al momento lavoro tutti i giorni, tranne il giovedì, per quattro ore al giorno. Il mio lavoro consiste principalmente nel trovare su Excell i documenti scaduti dei tabaccai e nel geocodificare su Google Maps le varie tabaccherie, perché di computer me ne intendo. Ora che mi hanno assunto e avrò anche dei giorni di ferie a disposizione! In effetti lavorare durante l’estate mi fa scaldare troppo il cervello! E poi tutti i lavoratori hanno diritto a una bella vacanza ogni tanto. Spero che in futuro, con tutti gli sforzi e il duro lavoro che sto facendo per avere una posizione, avrò una mia vita tutta felice!”

Lorenzo Arpea



“Sono Simona Datti, tutor di Lorenzo e Presidente della Cooperativa Giuliaparla Onlus. L'inserimento lavorativo di Lorenzo presso la Press & Image, all’interno di FIT, da principio con due stage di sei mesi ciascuno e poi con un contratto annuale, ha richiesto diverse fasi. Il primo incontro, al quale sono andata da sola, con lo staff delle risorse umane e con i colleghi è stata una lunga chiacchierata introduttiva su caratteristiche personali, difficoltà, punti di forza, storia personale e diagnosi di Lorenzo. La tensione che ho letto sui volti di tutti all’inizio dell’incontro, l’ho vista svanire pian piano fino a scomparire completamente. In questo processo, infatti, lavorare sulla consapevolezza dei colleghi ha avuto la stessa importanza del lavoro diretto su Lorenzo.
Per un paio di mesi ho affiancato Lorenzo in ogni turno di lavoro, fungendo da mediatore comunicativo fra lui e i colleghi solo in caso di bisogno, mentre, per il resto del tempo, ho tentato di rendermi ‘invisibile’. La mia presenza è andata lentamente sfumando e ora, a distanza di più di un anno, passo in ufficio circa una volta al mese, solo per vedere come procedono le cose. L'inserimento di Lorenzo è stato estremamente fluido, perché curato e seguito nei minimi dettagli. Il suo lavoro all'interno dell'azienda è apprezzatissimo e, col tempo, si sta rendendo indispensabile. Tutto questo sarebbe stato impossibile senza un intervento mirato alle sue difficoltà e senza un approccio specifico per le persone con DSA (Disturbo dello Spettro Autistico). Le persone con Autismo, infatti, trovano un'occupazione in percentuali bassissime e, quando ci riescono, spesso vengono licenziate dopo poco.  Tutto ciò per mancanza di strumenti comunicativi comuni tra "neurotipici" e "neurodiversi ". Giuliaparla Onlus interviene in tutto l'arco di vita delle persone con Autismo e lo fa operando direttamente sul campo: a casa, a scuola, nelle attività ludiche e sportive, all'università, nell'ambiente di lavoro, in pizzeria, in discoteca... proprio dappertutto! Tutte le nostre iniziative sono sul sito www.giuliaparla.it,  visitarlo è il modo migliore per conoscerci e sostenerci concretamente e quotidianamente.”

Simona Datti,
Tutor di Lorenzo e Presidente di Giuliaparla Onlus


“Non è affatto facile il ‘linguaggio autistico’. Lo so bene: come mamma, avendo due figli autistici ho dovuto addirittura imparare, nella lingua, almeno due “dialetti” diversi. Ma appunto, ho imparato, ho acquisito un’abilità che mi rende in un certo senso più “ricca”. Ho imparato tantissimo, al di là dell’immaginabile. Occorrono traduttori interni ed esterni, attenzione, ‘inter-esse’, nel senso letterale ed etimologico, ma, con un po’ di impegno, si scopre che il linguaggio autistico è una realtà parallela che può dire, a un mondo sfortunatamente distratto come il nostro, molto di noi stessi e di tanto altro. A questo proposito la condivisione e il confronto sono importantissimi. All’interno dell’Associazione Gruppo Asperger Onlus, con la collaborazione di Giuliaparla Onlus, ho conosciuto una grande energia, impegnata in maniera attenta e fattiva a promuovere la conoscenza del mondo Asperger con un deciso orientamento a individuare la “forza” dei ragazzi con questo disturbo proprio nel mondo del lavoro. Senza questa conoscenza è impossibile arrivare a un dato fondamentale e cioè che con tutti gli interventi non si deve mirare a ‘normalizzare’ nessuno: non solo è impossibile, ma addirittura non è ‘giusto’, sarebbe un peccato, un sacrificio incongruo di specificità assolute che nel mondo del lavoro possono risultare non solo preziose, ma insostituibili. Un autistico, se conosciuto nel suo sistema di funzionamento, può dare tantissimo dove i normotipici sembrano non adattarsi. Mio figlio Lorenzo è stato compreso, accolto, sostenuto, non normalizzato, ma ‘utilizzato’ nelle sue caratteristiche, come ognuno di noi dovrebbe essere nel mondo del lavoro. Una mente giusta nel ruolo giusto può diventare quella marcia in più che aggiunge l’anello mancante, e questa mente può essere il cervello di un autistico! Come mamma, da quando lavora, ho visto venir fuori la sua bellezza autistica e la sua funzione autistica ed è giusto che sia così: una bellezza specifica e funzionante. Il mondo si conosce e funziona per differenze, non per omologazione a modelli che non ci appartengono più.”

Anna Maria Alonzi,
mamma di Lorenzo




“La Federazione Italiana Tabaccai è da sempre attenta al “sociale” - dichiara Giovanni Risso, Presidente Nazionale FIT - e quando ci si è presentata l’opportunità, perché di opportunità si tratta, non abbiamo esitato un minuto a coglierla.Avere Lorenzo nel nostro staff è un’avventura, è un confronto continuo con la diversità e con le difficoltà che questo comporta, ma al tempo stesso è una crescita di vita continua per chi quotidianamente lavora al suo fianco. Lui da noi sta imparando il confronto e il dialogo, noi da lui stiamo imparando l’umiltà, la forza di volontà, la fierezza. E soprattutto a dare il giusto peso ai problemi veri della vita…Lorenzo è stato inserito nella Press & Image, la società che per conto della Federazione cura a tutto tondo la comunicazione e i rapporti con i tabaccai associati alla stessa FIT.La sua “diversità” è un valore aggiunto per tutti i suoi colleghi, in quanto a lui piacciono dei lavori che altri pesano. Lui li porta a termine con entusiasmo sincero e loro si sentono “meno in colpa” ad affidarglieli.
Lorenzo lavora in Press & Image da circa un anno, prima tre volte ora quattro giorni la settimana, dalle 9 alle 13, con un contratto a tempo determinato fino a dicembre.
Inizialmente, come Press & Image siamo stati aiutati dalla sua tutor, Simona Datti, presenza fondamentale e anello di congiunzione tra lui e noi, la quale, nelle prime settimane, ci ha fatto entrare in “punta di piedi” nel mondo dell’autismo e più ancora nel mondo di Lorenzo, aiutandoci a comprendere meglio quelle che sono le sue attitudini e le sue tipicità.Lorenzo ha incontrato le difficoltà che ogni impiegato deve affrontare nel momento in cui inizia un nuovo lavoro; ciononostante ha affrontato la situazione in maniera decisamente positiva e, nel giro di qualche settimana, ha dimostrato di saper gestire tanto i macchinari, quanto il lavoro d’ufficio.Ora è integrato molto bene nel nostro gruppo e sta facendo grandi passi in avanti. È migliorato, non evita il contatto visivo e dimostra affetto sincero.All’inizio parlava solo con poche e selezionate persone ora invece interagisce con tutti senza problemi, accettando anche le critiche. Abbiamo avuto, dopo qualche settimana di timidezza, il piacere di poterlo guardare negli occhi, prima sempre bassi, e di vederlo quindi ridere e scherzare con i colleghi. Sta, pian piano, imparando a controllare le reazioni agli imprevisti lavorativi che inizialmente lo destabilizzavano, rendendolo agitato e nervoso. Dopo una prima fase in cui aveva difficoltà a comunicare dubbi e perplessità, è andato via via integrandosi sempre di più, lavorando in maniera sempre più efficiente ed autonoma.Lavorare con Lorenzo è semplicemente straordinario. Sedersi accanto a lui a spiegargli un lavoro ed entrare per un momento nel suo mondo, dove vive i rapporti e le esperienze in modo così incondizionato, ci lascia sempre spiazzati in senso positivo e ci fa nascere un sorriso. I suoi tempi di apprendimento sono stati molto veloci e presto ha dimostrato di avere un suo gusto ed una sua sensibilità, qualità che rappresentano un potenziale arricchimento per ogni tipo di ambiente lavorativo.Ecco cosa ha detto un collega che, ultimamente, lavora al suo fianco più di tutti, rappresentando nel modo migliore il pensiero dell’intero gruppo: “Lorenzo è diligente come lavoratore e affettuoso come collega. Sinceramente vederlo terminare i progetti a lui affidati, con risultati ottimi, e vederlo sorridere è una delle parti più appaganti del mio lavoro e delle mie giornate”.Crediamo non ci sia altro da aggiungere!”  

Gruppo di Lavoro Press & Image 2001



“Quando abbiamo conosciuto Lorenzo abbiamo pensato immediatamente che, per la sua indole e per le sue caratteristiche, fosse perfetto per essere inserito nel gruppo Press & Image, che si occupa della comunicazione e dei contatti con l’esterno di FIT, e, a distanza di più di un anno, possiamo dire che è stata una scelta vincente per tutti.
L’inserimento di Lorenzo è iniziato con due stage di sei mei ciascuno che sono serviti a conoscerci reciprocamente e, solo nel primo periodo, ci siamo avvalsi dell’affiancamento di Simona Datti, la Tutor di Lorenzo, che ci ha fatto da tramite nella conoscenza, aiutandoci in tutte le criticità che si sono presentate, ma anche valorizzando i successi che sono arrivati quasi subito.Lorenzo è una persona preziosa per l’azienda e speciale dal punto di vista umano e ciò ci ha convinti a prolungare questa esperienza dopo lo stage con un contratto che al momento è a tempo determinato part-time.
FIT ha avuto molto benefici dalla presenza di Lorenzo, non solo dal punto di vista lavorativo. Venire a contatto quotidianamente col suo mondo è un arricchimento dell’intera organizzazione. Spesso nei luoghi di lavoro ci si perde dietro a delle sciocchezze, dunque, quando la vita vera entra in azienda, chiunque ha dei vantaggi, riposizionando la propria scala dei valori e migliorando di conseguenza il clima aziendale. Solo così si esaltano le cose veramente importanti del lavoro in gruppo, ridimensionando le dinamiche negative per esaltare la sinergia del contatto e della condivisione.”

Massimo Piano,
Direttore del Personale Federazione Italiana Tabaccai


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