Provate a immaginare la forza
inarrestabile della fantasia e della creatività di uno scrittore di talento.
Questa energia ha nome, cognome e un gran senso dell’umorismo: si tratta di Rujada Atzori, una giovane autrice che,
con la sua sottile ironia e le sue irresistibili trame d’amore, ha conquistato
ormai centinaia di lettrici e lettori, grazie anche al passaparola sul Web e
sui Social Network.
Classe 1990 e origini sarde, Rujada ha
scoperto la passione per la scrittura da giovanissima e ha deciso di
dedicarvisi con quello slancio speciale, fatto di impegno e incoscienza, che
preclude ai grandi successi.
Dal self publishing, che le ha permesso di
farsi notare per le sue capacità di narratrice, ha ottenuto numerose
collaborazioni con medi e grandi editori, come la Butterfly Edizioni, per la
quale è un’autrice di punta, e Rizzoli You Feel, e ha instaurato profonde
amicizie con molte colleghe autrici, che sono sfociate in vari progetti a
quattro mani, per la gioia di lettrici e lettori. Ciò che colpisce di Rujada
Atzori, oltre allo stile frizzante e ironico e ai personaggi impossibili da
dimenticare, è l’incredibile inesauribilità delle storie da raccontare, sempre
originali e creative, ma, allo stesso tempo, costruite con l’accortezza di
un’autrice di esperienza e inglobate in strutture narrative di magistrale
precisione.
Inarrestabile, proprio come un vulcano, la capacità di Rujada dedicarsi
a più progetti contemporaneamente le garantisce una continuità e una
prolificità che fanno invidia ai grandi autori professionisti e le assicurano un ruolo di primo piano tra le
scrittrici più seguite della nuova generazione, soprattutto sul Web. Insomma,
quando esce una nuova storia di Rujada Atzori, non passa mia inosservata!
Dal
self publishing, alla grande editoria
con Rizzoli, passando per la Butterfly Edzioni, la casa editrice per la quale
hai pubblicato numerosi best sellers: che autrice sei? Ti lasci trasportare
dall’ispirazione in ogni momento possibile, o hai un metodo collaudato al quale
non puoi rinunciare?
Innanzitutto grazie mille per questa
intervista! Che autrice sono? In realtà non lo so, tendo al genere ironico, ma perché mi viene
spontaneo pensare, dire e scrivere in questo modo, visto che in primis sono
così: amo ridere e ho sempre la battuta pronta.
Non ho nessun metodo: penso alla trama, la
scrivo e poi inizio la stesura, infatti ho una marea di file sul mio computer,
alcune storie scritte a metà, altre concluse e altre ancora da rivedere.
Quando
e da dove nasce la tua esigenza di scrivere? È ancora possibile oggi, secondo
te, fare della scrittura un mestiere a tempo pieno? Tu come ti barcameni tra le
varie collaborazioni che porti avanti con tanta soddisfazione?
La voglia di scrivere nasce nel 2011. Si
tratta di una storia che ancora non ho pubblicato e non so quando lo farò,
visto che in parte è vera. È stata 2quella storia” e la mia fervida fantasia ad
avvicinarmi al mondo della scrittura.
Sarebbe davvero bello poter dedicare il
mio tempo solo ed esclusivamente alla scrittura e fare della mia passione anche
un mestiere a tempo pieno, ma è impossibile…
Come mi barcameno? Bella domanda… Quando
scrivo qualcosa a quattro mani, ci passiamo il file su Facebook, scriviamo
capitoli alterni e, ogni volta che mi arriva nuovo materiale, apro il documento
e scrivo, lasciandomi trasportare! Spesso scrivo più storie contemporaneamente:
una un giorno, una un altro giorno, o, se necessario, anche entrambe nello
stesso giorno. Detto così sembra impossibile, ma non lo è!
L’amore
non passa mai di moda e il rosa è, senza dubbio, la tua dimensione più
congeniale, in tutte le sue sfaccettature. Cosa pensi di questo genere: a cosa
è dovuto tanto successo e a quali bisogni dei lettori risponde?
Io penso che il rosa andrà sempre alla
grande, perché noi donne siamo sognatrici. Ammetto che io adoro anche i
thriller, soprattutto quelli psicologici, però il rosa è il rosa e venderà
sempre, le classifiche parlano chiaro.
Quanto
c’è di vero nei personaggi e nelle esilaranti vicende che racconti? Come
delinei, in generale, trame e protagonisti? Hai autori di riferimento che hanno
contribuito alla tua formazione di autrice? Svelaci qualche tuo segreto…
Di vero? Oltre alla gatta psycho-killer di “Una sorpresa per te”, c’è il mio carattere,
il modo di parlare delle protagoniste dei libri, i pensieri, i gesti…
Come ho scritto prima, butto giù la trama,
cerco di avere in mente il finale, altrimenti non riesco a scrivere, poi i
personaggi si creano da soli, anche perché io inizialmente pianifico alcuni
personaggi principali, ma poi se ne aggiungono sempre altri: un amico,
un’amica, l’antipatico della situazione, l’antagonista e così via.
Una delle mie autrici di riferimento è
Bianca Cataldi che continuerò a citare, perché la sua scrittura mi fa
sciogliere il cuore ogni volta che leggo un suo libro. Leggo anche la Hoover e
tante altre che adoro, più o meno famose.
Quali sono i miei segreti? Eh, eh… se te
li dicessi, poi dovrei ucciderti!
A
cosa stai lavorando attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi programmi per il
futuro.
Sono troppi! Oltre a quelli che sto
scrivendo per conto mio, ci sono i libri con Vanessa Vescera, ne è appena
uscito uno, “Quel bacio inaspettato” (La serie degli imprevisti) che è il
primissimo, poi c’è quello con Antonella Maggio, “Conquistami se ci riesci” e
un altro per me molto importante, ma non svelerò con chi lo sto scrivendo, “Remember”,
il mio primo thriller.
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