Da
secoli il nostro Paese è la culla della cultura, tanto che gran parte del
patrimonio artistico a livello mondiale si trova proprio in Italia. Nonostante
ciò ci si prodiga sempre in meno per tutelare questo tesoro così prezioso, non
solo perché costituisce le nostre radici, ma anche perché potrebbe essere fonte
inesauribile di ricchezza.
Dunque
tra siti archeologici che crollano sotto il peso dell’incuria, musei che
chiudono a causa dell’indifferenza e progetti di restauro e ricerca che
falliscono per mancanza di fondi, come ci poniamo noi italiani? Pensiamo di
continuare ad assistere a questa decadenza da pigri spettatori, incapaci di
reagire, o vogliamo cercare di dare il nostro contributo perché le cose
cambino? Il modo migliore per invertire la rotta sarebbe, senza dubbio, tornare
a considerare l’arte come un elemento importante della nostra vita quotidiana.
Da quanto tempo, ad esempio, non andiamo a vedere una mostra con gli amici o
non portiamo la famiglia a visitare un museo? E abbiamo mai pensato di fare ciò
con la stessa frequenza con cui andiamo al cinema o a mangiare la pizza? Forse,
per far sì che la considerazione di chi ci governa verso il nostro patrimonio
artistico aumenti, dovremmo cambiare innanzitutto le nostre abitudini.
Ecco,
quindi, tre buone ragioni per visitare un
museo sempre più spesso, sperando di non trovare le statue “impacchettate”
nei corridoi…
1. Arte è condivisione. Che
abbiate in mente una giornata in famiglia, un pomeriggio con gli amici o un
appuntamento romantico da lasciare senza fiato, perché non trascorrerlo in un
museo? Se sarete circondati dall’arte, infatti, avrete continui spunti di
conversazione che vi permetteranno di conoscere meglio voi stessi e i vostri
cari e di passare il tempo libero in totale armonia.
2. Arte è ispirazione.
Come tutti sappiamo, l’arte nasce dall’ispirazione e l’ispirazione è contagiosa. Spendere qualche ora del
nostro tempo a tu per tu con la bellezza può esserci concretamente d’ispirazione
anche per le faccende che ci vedono protagonisti nella nostra vita quotidiana.
Un’opera d’arte, infatti, per quanto stravagante o lontana possa sembrarci, è
sempre una finestra sull’interiorità di qualcuno e una cura senza
controindicazioni per la durezza dei nostri tempi.
3. Arte è cambiamento.
Un museo non è solo il luogo di conservazione e di tutela della cultura per
eccellenza, ma anche e soprattutto un polo di apprendimento interattivo e di
ricerca sul campo in grado di misurare praticamente i cambiamenti della nostra
società, dovuti a un progresso sempre più rapido. È proprio questo a rendere i
musei degli irrinunciabili termometri della nostra vita e delle nostre
aggregazioni sociali.
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