mercoledì 3 aprile 2019

Andrea Gasparini: la storia di “Coràio!”


Durante è un giovane laureato bolognese che, per sbarcare il lunario, tutti i giorni salta sulla sua bicicletta e fa consegne a domicilio per un ristorante di dubbio gusto per il quale lavora come tuttofare. Una pedalata dopo l’altra, consegna dopo consegna, Durante racconta e riflette sulla quotidianità della propria città, testimone per nulla oggettivo di una vita a velocità sempre più accelerata, in cui relazioni ed esperienze si consumano ormai troppo in fretta. Accanto a lui ci sono Libera, la sorella maggiore, sognatrice e ottimista e i genitori, ben lontani dall’essere i perfetti e imbattibili supereroi che ogni figlio vorrebbe, e una gran quantità di amici, nemici, vicini, conoscenti, tutti alla ricerca della propria felicità. Inizia così “Coràio!”, Augh! Edizioni, il secondo romanzo di Andrea Gasparini.
Evocativo e poetico, ma anche originale e diretto, graffiante e satirico, lo stile di Andrea Gasparini è sorprendentemente ricco di spirito critico e ironia, proprio come il carattere di Durante, il testardo protagonista della storia, a tratti surreale, a tratti bizzarra, che apre una finestra sulla routine di tutti noi, attraverso i punti di vista dei vari personaggi. Con questa fiaba moderna, così simile e, allo stesso tempo, così diversa dalla vita di ciascun lettore, Andrea Gasparini sa essere divertente, ma fa anche ragionare e riflettere, senza essere didascalico, né saccente. Il suo Durante vive un’esistenza stravagante e ai limiti del grottesco, nonostante abbia tanti punti in comune con molti suoi coetanei in carne e ossa, eppure è testimone fedele di una realtà alla quale siamo talmente assuefatti, da non comprenderne le bislacche assurdità. Questo romanzo, infatti, pur avendo dei protagonisti forti e delineati a tutto tondo, è, per certi aspetti, corale, perché è arricchito da un caleidoscopio di personaggi nient’affatto secondari la cui vite si intrecciano, ma non mancano di far percepire al lettore la profonda solitudine di ciascuno di loro. Un senso di emarginazione che accomuna tutti e forse è caratteristico dei nostri tempi, nei quali siamo tutti sempre connessi, ma anche sempre più isolati.


“Coràio!”, Augh! Edizioni, è un romanzo emozionante e attuale, evocativo e coinvolgente, che parla di famiglia, emancipazione, integrazione e tradizione, mettendo tutto in discussione con la voglia di costruire qualcosa di nuovo. Raccontaci la genesi di questa storia: cosa ti ha ispirato durante la stesura? E cosa intendevi trasmettere ai lettori?

Ho scelto di scrivere una commedia grottesca perché volevo divertimi e far divertire, ma soprattutto invitare i lettori a porsi delle domande relativamente alle vicende narrate. Desideravo essere didattico senza annoiare, per questo mi sono ispirato alla tradizione della commedia all’italiana e al post-modernismo americano, trovando in un rider porta-pizze una figura emblematica per il ruolo di protagonista, gli occhi perfetti per mostrare le brutture e la bellezza che percepisco. Ai lettori, in particolar modo ai disillusi, volevo quindi dare per iscritto una spinta propulsiva.

Quando e da dove nasce la tua esigenza di scrivere? Che scrittore sei: segui l’ispirazione in ogni momento della giornata o hai un metodo ben preciso al quale non puoi rinunciare?

Ho iniziato a dedicarmi alla scrittura creativa durante l’adolescenza, volevo trasmettere dei messaggi che si avvicinassero il più possibile alla forma dei miei pensieri, e visto che non so né dipingere né tantomeno scolpire, sono diventato romanziere. Appunto le ispirazioni su una Moleskine o dove capita, anche sui biglietti dell’autobus per esempio, e nei fine settimana o quando ho abbastanza energia per farlo, le strutturo in un racconto.  

Durante, Libera, i loro genitori e tutti i variopinti personaggi che ruotano attorno alla loro esistenza costituiscono un vivace mosaico di personalità che rendono questa opera decisamente corale. Presentaceli ciascuno con un aggettivo che li caratterizza al meglio. In generale come delinei i personaggi, sia principali, sia secondari, delle tue storie e le vicende che li coinvolgono?

L’aggettivo che più si confà a Durante è caparbio, Libera è invece sognante, Anselmo sbarazzino, Serena stoica, Orcocan simpatica, il Rabbino acuto, il Visciola sensibile e il Moro furbo. E poi ci sono gli altri, a cui delego a voi l’aggettivazione. I miei personaggi sono il risultato di una miscela delle persone e personalità che conosco: Durante ha il mio carattere e il fisico di Mark Zuckerberg, Libera ha i capelli di un’amica ed è speranzosa come una mia ex collega e via discorrendo. Per quanto riguarda le vicende, racconto ciò che accade attorno a me con onestà, dando risalto alle situazioni che credo siano maggiormente significative per un motivo o per l’altro, vedi il racconto dello sgombero o quello della coda davanti all’Apple store.    

Nella storia che racconti ogni personaggio cerca il proprio posto nel Mondo. C’è ancora posto nel Mondo e, in particolare, nel nostro Paese, per gli scrittori, sia come professionisti, sia come custodi della memoria di un popolo? Che suggerimento daresti ai tuoi aspiranti colleghi scrittori, coetanei o più giovani, che volessero intraprendere un percorso simile al tuo? Facciamo un bilancio della tua esperienza fino a oggi.

La perdita di memoria individuale e collettiva è uno dei temi che tratto nel romanzo: in una società dove tutto si consuma rapidamente, quindi anche la memoria, c’è assoluto bisogno di scrittori e scrittrici che verbalizzino ciò che credono sia giusto permanga. L’invito che rivolgo ai miei colleghi di oggi e domani è: non mollate, anche in un anfratto di mondo deve tuonare la vostra voce. 

A cosa stai lavorando attualmente? Raccontaci quali sono i tuoi progetti per il futuro e se stai già lavorando a un terzo attesissimo romanzo.

Al momento sto lavorando ad un thriller ambientato nella mia valle trentina di origine (Primiero S. Martino di Castrozza) e continuo a portare a spasso per l’Italia il reading tratto dal romanzo. Se volete maggiori informazioni a riguardo, venite a uno degli spettacoli!


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